LONATE POZZOLO – «La messa in sicurezza e la riqualificazione della via era da tempo una priorità già programmata. L’amministrazione comunale non ha fatto rispettare quest’obbligo, mettendo a rischio la vita di cittadini». La Lega di Lonate Pozzolo all’attacco. Il drammatico incidente, che il 30 gennaio ha causato la morte di Alfonso Santomassimo, ha puntato i riflettori su una strada pericolosa per i pedoni e poco illuminata. Nonostante sia una zona residenziale. E le critiche non mancano.
La Lega attacca
Ecco la nota integrale della Lega:
Purtroppo a Lonate si è verificato un incidente mortale sulla Via Matteotti. Tutti sono a conoscenza da molto tempo della pericolosità di quel tratto stradale sotto tutti i punti di vista. Infatti, nel 2007, dall’allora Amministrazione era stato imposto come vincolo al proprietario dell’intervento urbanistico a Tornavento
denominato “La Zarina”, la riqualificazione di questa strada per un importo di 500.000 euro.L’attuale Amministrazione Comunale, anzichè fare il bene dei cittadini e far rispettare le regole convenzionali, si presta a modificare iniziative urbanistiche per trasformare le previsioni della Zarina e deturpare il borgo più bello della Provincia (così come dichiarato dai tecnici comunali) e non ha fatto
realizzare gli interventi urgenti e di qualità su VIa Matteotti. La messa in sicurezza e la riqualificazione della via era da tempo una priorità già programmata, un obbligo finanziato dal privato per aver avuto l’approvazione di un cambio di destinazione di un’area e l’Amministrazione non ha fatto rispettare tale obbligo mettendo a rischio purtroppo la vita di cittadini e non ha pensato neppure di riscuotere la fidejussione dovuta per fare i lavori.Oltre alle evidenti inadempienze tecniche, urbanistiche e finanziarie, il Comune non ha pensato a tutelare la sicurezza dei cittadini e questa cosa è senz’altro la più grave. Noi a questa modalità non ci prestiamo! Noi non ci stiamo a vedere un paese in rovina e un’Amministrazione che favorisce l’interesse privato e non tutelare le necessità pubbliche, oltretutto già da altre amministrazioni stabilite e imposte. Ora siamo di fronte ad una terribile tragedia, già prevedibile e le cui soluzioni erano già scritte da tempo.
Siamo rammaricati ed arrabbiati per quanto accaduto e vicini al dolore e alla sofferenza della famiglia che ha subito un danno così irreparabile.