Malnate, omicidio Fabozzi: indagini chiuse. Domenichini a processo a giugno

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L’abitazione di Carmela Fabozzi

MALNATE – Omicidio di Carmela Fabozzi: indagini chiuse. La procura di Varese ha depositato il 415 bis a carico di Sergio Domenichini, 66 anni, vecchia conoscenza delle forze di polizia, accusato di aver assassinato Carmela Fabozzi nella sua abitazione a scopo di rapina.

Nessuna ammissione

Il processo è fissato a fine giugno prossimo. «Sull’accaduto non ci sono mai state ammissioni da parte del mio assistito. Nessuna dichiarazione di colpevolezza, parleranno gli atti – commenta l’avvocato difensore Francesca Cerri – E anche sugli altri procedimenti per truffa a carico del mio assistito ci sono state condanne, tutte appellate, ma anche parecchie assoluzioni».

La scusa del volontariato

Sergio Domenichini fu arrestato il 20 agosto scorso per il delitto Fabozzi, la pensionata uccisa nella sua abitazione. Delitto che si è consumato presumibilmente attorno a mezzogiorno del 22 luglio 2023, quando l’assassino è stato visto sul pianerottolo da alcuni vicini mentre bussava alla porta di Carmela Fabozzi. L’uomo, volontario in un’associazione del paese frequentata anche dalla donna, non era quindi uno sconosciuto.

Un vaso l’arma del delitto

Per tale motivo la porta gli è stata aperta dalla stessa vittima, donna tranquilla, accorta nelle sue frequentazioni, che però è stata colpita alla testa, nove volte, con violenza devastante. E l’arma del delitto altro non è che un grosso vaso, ritrovato al proprio posto dai carabinieri durante i prelievi, però vuoto. I fiori secchi che conteneva, infatti, sono stati rinvenuti sparsi a terra e sotto il corpo ormai senza vita della donna. Mentre sul vaso, repertato dai Ris di Parma, sono state trovate tracce ematiche. Come anche sul pavimento.

Dopo il delitto è partito per le vacanze

L’assassino, come detto, ha molti precedenti penali. Furti, truffe, ma anche danni contro il patrimonio. Reati commessi in una vita fatta di espedienti e sempre alla ricerca di denaro. Come, molto probabilmente, anche la mattina del 22 luglio: ipotesi, questa, ancora tutta da confermare.

Processo a giugno

Quel che invece è stato appurato dalle indagine è che la mattina dell’omicidio, dopo aver commesso il delitto, il 66enne ha lasciato l’abitazione, il cortile e con la sua macchina ha raggiunto un autolavaggio. Dopo aver ripulito l’auto, nelle ore successive (questo grazie alle telecamere) è stato appurato che Domenichini è passato più volte davanti all’abitazione della Fabozzi. Apparentemente senza motivo. Per poi partire la sera stessa per le vacanze, dove è rimasto fino al 17 agosto, lasciando l’hotel senza pagare il conto. Il 20 agosto l’arresto. A fine giugno il processo.

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