Malpensa, Pd di Casorate si oppone ai vertici: «Sviluppo sostenibile una presa in giro»

Malpensa masterplan pd marson

MALPENSA – La linea del Pd nazionale e regionale espressa nei giorni scorsi dal senatore Alessandro Alfieri e dal consigliere regionale Samuele AstutiSì allo sviluppo di Malpensa se sostenibile, condiviso e ordinato») si scontra con la base di Casorate Sempione, uno dei Comuni sotto le rotte di decollo. «Parlare di sviluppo compatibile è solo una presa in giro», dice senza troppo girarci attorno il segretario locale, Tiziano Marson

Aeroporto incompatibile

Secondo il Pd di Casorate, «L’aeroporto di Malpensa non è compatibile con il territorio lo dimostra il fatto che fu aperto per decreto del presidente del consiglio, apertura con prescrizioni a tutela delle popolazioni locali. Questo intervento fu necessario visto che l’aeroporto non superò la Valutazione Impatto Ambientale». Marson ricorda anche la sentenza Quintavalle per ribadire che «il solo presentare l’ennesimo Masterplan parlando di sviluppo compatibile è una presa in giro». 

Seconda delocalizzazione 

E dice: «Se proprio si vuole ampliare questo aeroporto prima di presentare qualsivoglia Masterplan, Sea presenti un piano di acquisto delle aree destinate al sorvolo degli aerei in fase di decollo e atterraggio cosi da liberare le zone da qualsiasi abitazione o azienda. Solo allora potrà avere la possibilità di parlare di sviluppo condiviso sapendo che comunque la flora e la fauna interessata dai sorvoli saranno sacrificate». In pratica, il Pd propone una seconda fase di delocalizzione dopo quella che ha interessato le abitazioni di Case Nuove, Ferno e Lonate Pozzolo. «Questo perché è praticamente impossibile trovare un’area che non sia abitata nella cintura di paesi attorno a Malpensa». 

L’atteggiamento del Cuv 

Marson si scaglia inoltre contro i nove sindaci dell’intorno aeroportuale che stanno provando a trovare un accordo in Regione: «Lascia basiti l’atteggiamento del Cuv: pare abbia perso il riferimento principale che e la difesa del territorio e della salute dei cittadini , che non potrà mai essere messo in discussione per incerti sviluppi economici che portano posti di lavoro, comunque precari». E a chi si è già espresso a favore del Masterplan, come per esempio le associazioni di categoria a partire da Univa, il segretario dem ricorda: «Fare i supporter senza sborsare un quattrino è facile, tanto a pagare e a subire le conseguenze sono sempre i soliti».

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