MALPENSA – «Sono passati due anni dalla mia prima denuncia ma Anas continua a fare spallucce. Nel frattempo la programmazione degli sfalci è ancora una volta in ritardo e la 336 di Malpensa è una pericolosa giungla». Ad alzare la voce è Giuseppe De Bernardi Martignoni, capogruppo di Fratelli d’Italia a Gallarate e consigliere provinciale. La vegetazione che straborda dallo spartitraffico centrale della superstrada non è soltanto un fattore estetico, ma invadendo la seconda corsia in entrambe le direzioni crea un serio pericolo per chi transita in auto e in moto.
La giungla della 336
«Non stiamo parlando di cespugli, bensì di veri e propri alberi cresciuti in mezzo alla superstrada», tuona Martignoni. Ci sono infatti grossi arbusti che invadono la carreggiata, alcuni con grossi rami che crescono addirittura a lato del guard rail. E’evidente che in questo stato la 336 è ancora più pericolosa di quanto già lo è per le note criticità strutturali. «E per una moto in fase di sorpasso può essere mortale trovarsi un cespuglio davanti».
Biglietto da visita
La superstrada in queste condizioni non è certo il migliore biglietto da visita per gli stranieri che arrivano in Italia atterrando a Malpensa. E nella medesima situazione c’è anche la rotonda in fondo a via Torino all’uscita della 336 Gallarate/Samarate. «Ho scoperto che anche questa è di competenza Anas», dice l’esponente di Fratelli d’Italia. «E così per colpa loro, in un momento in cui l’amministrazione è impegnata ad abbellire e mettere in ordine la città attraverso i numerosi cantieri aperti, ci troviamo una delle principali porte d’accesso di Gallarate in condizioni pietose. Non è un bel vedere, bisogna intervenire al più presto».
Malpensa, spartitraffico in fiamme: caos e code lungo la 336