Voli notturni a Malpensa, il Cuv alza la posta: «Più garanzie contro i rumori»

MALPENSA – Per dare una valutazione precisa sulla proposta di Enav di estendere gli orari dei voli notturni a Malpensa, serve ancora tempo. Almeno fino alle seconda metà di gennaio 2023, quando ci saranno sia i dati della stagione estiva che di quella autunnale. Ma i nove sindaci del Cuv si portano avanti e alzano la posta: «Entro quella data vogliamo affrontare anche altri temi che aiutino a contenere i rumori, soprattutto, delle rotte notturne», le parole del sindaco Stefano Bellaria (Somma Lombardo). Temi come aeromobili più moderni, la possibilità della zonizzazione acustica, il metodo del “Green charge” e la revisione delle rotte dei decolli, oltre alla definizione del numero massimo dei movimenti.

Le indagini di Arpa

È quanto è emerso dalla Commissione Aeroportuale che si è svolta oggi, 19 dicembre. All’ordine del giorno era il tema dell’estensione degli orari dei voli notturni, che ha già visto la ferma contrarietà dei sindaci dell’intorno aeroportuale sin dai primi annunci. L’ultimo incontro per fare un bilancio della proposta di estendere i voli notturni, aveva dato un riscontro che lasciava ben sperare: «Si evince – si diceva – che l’influenza della deroga risulta marginale se non positiva». Ora, all’assemblea di oggi Arpa – ente incaricato a svolgere le indagini – ha illustrato primi dati, ma per l’analisi definitiva «occorre processare anche la sperimentazione della stagione autunnale per avere un riferimento affidabile». Quindi tutto è stato rimandato a un prossimo incontro, previsto per la seconda metà di gennaio.

Il pacchetto garanzie

Nel frattempo, però, il Cuv ha deciso di includere nella discussione anche altre questioni. Tutte con l’obiettivo di ridurre o contenere il rumore degli aerei. Come? «Con strumenti nuovi». Per esempio, riaggiornando le rotte di decollo: «Ogni tanto, serve. Perché negli ultimi anni sono cambiate le tipologie di aeromobile». Non solo, un altro tema riguarda la definizione del numero dei movimenti. «Ci aspettiamo che venga stabilito un tetto massimo e che, quindi, si proponga una prima lista di aerei che non potranno volare di notte». Si tratta, in altre parole, della cosiddetta “Black list“. E ancora: centrale l’obiettivo di rendere «più conveniente» volare di giorno rispetto alla notte. Si parla del “Green charge“, individuando soluzioni come «pagare di meno grazie all’utilizzo di aerei più moderni e meno impattanti», per fare un esempio. Fino alla presentazione della zonizzazione acustica dell’aeroporto, che «traccerà le curve di rumore dell’intorno aeroportuale». Ed è uno «strumento importante legato all’urbanistica. E che potrebbe essere utilizzato per sanzionare le compagnie nel caso non rispettino le normative anti-rumore». Inoltre, in questo modo «si potrà partire con l’analisi delle compensazioni che il gestore deve al territorio».

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