Maturità da 100 per 6 studenti agli Istituti Vinci di Gallarate e Varese

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GALLARATE – Arrivano i primi dati degli esami di Maturità. Agli Istituti Vinci, Istituti Aeronautici con opzione conduzione del mezzo aereo, nelle due sedi i 100/100 sono stati 6:  tre nella sede di Varese e tre in quella di Gallarate.

I 100 a Varese e Gallarate

Nel capoluogo hanno conseguito l’en plein Andrea Bonomini, Luca Ciceri, Alessia Mostarda. A Gallarate i super sono stati Carbone Federico , La Montagna Giovanni e Marchio Alessio. Ma anche tutti gli altri allievi se la sono cavata bene, conseguendo una media totale di 80,9 a Varese e 78,8 a Gallarate. Anche il Liceo Linguistico “Piero Chiara”, sempre facente parte degli Istituti Vinci, se l’è cavata dignitosamente.

Esami inediti

Il Coordinatore didattico, professor Antonio Vinci, spiega come ha giudicato – da esterno – questi Esami di Stato, svolti in una modalità del tutto diversa rispetto al passato. «Indubbiamente si è trattato di un esame più semplificato, ma non più semplice, rispetto al passato. Il non affrontare le prove scritte e la famosa terza prova è stato indubbiamente un vantaggio per molti, ma non per tutti. Infatti, nei vari tipi di scuola, la seconda prova, quella di indirizzo avrebbe mostrato in pieno la preparazione degli allievi. Bisogna però dire che come è stato strutturato l’esame, con un argomento (che sostituisce la vecchia tesina) portato dal candidato ma concordato con il docente referente della materia della seconda prova scritta e l’interrogazione su un brano proposto dal docente di lettere, si è cercato di rimediare alla mancanza delle verifiche scritte. Comunque l’esame ha mostrato in pieno che chi ha avuto senso di responsabilità, partecipando attivamente alla didattica a distanza, senza furbizie e assenze, ha potuto ben figurare. Ripeto non è stato un esame semplice, ma semplificato. E grande è stata la soddisfazione per i risultati ottenuti. D’altra parte va ricordato a chi potrebbe dubitare della serietà di questo esame, che comunque è stato dettato come sappiamo da un’emergenza sanitaria, che le domande fatte dai vari docenti, tutti membri interni, l’esposizione sull’esperienza conseguita nell’alternanza scuola/lavoro,le domande volte a verificare l’acquisizione di conoscenze e competenze nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione, hanno arricchito l’esame. E poi: non si giunge al massimo dei voti se non si ha una carriera scolastica di tutto rispetto, certificata dalla somma dei crediti degli anni passati con i quali si è ammessi all’esame».

Le incognite della ripresa

Sulla ripresa a settembre pesano ancora troppe incognite.  «Ovviamente siamo tutti in attesa di direttive da parte del Ministero, che deve affrontare non pochi problemi; soprattutto quello degli spazi per realizzare il distanziamento nelle aule», spiega Vinci. «Sarà una difficoltà non da poco, anche perché l’eventuale sdoppiamento di classi comporterebbe un disagio notevole per gli allievi e la necessità di assumere nuovo personale; magari solo per un periodo di tempo limitato. Secondo me la soluzione migliore sarebbe quella di dividere le eventuali classi numerose in due parti: in una c’è la lezione frontale del docente e nell’altra, contemporaneamente, la lezione in Didattica a distanza. In questo modo si eviterebbero i turni o la permanenza di una parte degli allievi a casa, per seguire le lezioni in video. Certo, rimane sempre il problema degli spazi disponibili. Qui bisognerà rimodulare tutte le classi, utilizzando eventualmente l’aula magna, i laboratori, altri spazi che si possono ricavare con un po’ di impegno. Escluderei le lezioni al teatro o nei cinema. E soprattutto speriamo che se l’emergenza dovesse continuare sia di breve durata».

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