Palaginnastica di Busto, storia infinita: anche il bando di gara è andato deserto

Il nuovo palaginnastica. La vista da via Minghetti

BUSTO ARSIZIO – L’ultima sull’ex palaghiaccio, destinato a diventare palaginnastica? Il bando di gara è andato deserto. Ormai sembra quasi una barzelletta, se non fosse che ci sono in ballo tre milioni di euro di fondi PNRR che rischiano di finire persi. «Un incidente di percorso? No, è solo un effetto dei troppi cantieri che ci sono in giro» minimizza il sindaco Emanuele Antonelli. Anche se sembra proprio l’ennesimo capitolo di una storia che rischia di diventare davvero infinita.

Zero offerte

Il termine per la presentazione delle offerte, per il bando da quasi 11 milioni di euro per la realizzazione del palaginnastica, era stato fissato per la mezzanotte del 3 febbraio scorso. Ma quando nei giorni successivi il responsabile del procedimento ha fatto l’accesso alla piattaforma telematica del bando per verificare la documentazione pervenuta, non ha potuto fare altro che «constatare l’assenza di offerte». Così ha preso atto che il bando di gara è andato deserto. Insomma, si deve cambiare strada. Ancora una volta. Con una trattativa privata per aggiudicare l’opera nei termini previsti – marzo 2023 – dal bando PNRR che ha erogato i tre milioni di euro.

I precedenti

E questo è solo l’ultimo capitolo della saga: dal 2013 ormai, da quando la Provincia di Varese consegnò chiavi e soldi per completare lo scheletro in legno e cemento armato di via Minghetti a Beata Giuliana, è un susseguirsi di soluzioni che si arenano. Dalla Vip Immobiliare, con il primo project financing finito in un buco nell’acqua per via di una fidejussione irregolare, alla Noka, che presentò un mega-progetto da decine di milioni di euro con vista sulle Olimpiadi di Milano-Cortina salvo poi tirarsi indietro (perdendo cauzioni e fidejussioni) dopo che i soci del pool che si erano aggiudicati il bando di project financing si erano divisi. Ora, un altro stop. Siamo ormai ai limiti della maledizione.

«È un momento così»

«Una maledizione? Ma no, è solo un momento particolare per il settore – ribatte il sindaco Antonelli – ci sono tanti cantieri in giro, troppe opere da realizzare, e le aziende non ce la fanno. Anche in altri Comuni come il nostro si sono verificati bandi di gara di questa entità andati deserti». Ora l’affidamento dell’opera, che va finalizzato entro poche settimane, dovrà essere fatto tramite trattativa privata, come prevede la legge. Significa che sarà direttamente il Comune a proporre il progetto ai privati per aggiudicarlo nei tempi previsti.

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