Pinciroli: «Che vergogna, stanno lasciando morire le piante del “salotto” di Busto»

BUSTO ARSIZIO – «Che vergogna, stanno lasciando morire le piante del “salotto” di Busto». A denunciarlo è l’ex consigliere della Lega Livio Pinciroli, che era già stato il primo a sollevare, inascoltato, il “caso” della sostituzione dei lampioni di Richino Castiglioni. «Uno spreco di un patrimonio e un messaggio altamente diseducativo per i giovani. Si vanno a piantare gli alberi per i nuovi nati e poi si lasciano senza acqua le piante del centro città. Alla faccia di tutti i discorsi sul decoro e sull’ambiente».

«Mi sono sentito in vergogna»

Pinciroli racconta di essersi «sentito in vergogna», mentre passeggiava tra piazza San Giovanni e via Milano con un suo amico che vive in Svizzera. «Mi ha fatto notare l’incuria di questa amministrazione, roba da vergognarsi – rivela l’ex consigliere della Lega – anche perché in via Milano il colpo d’occhio è evidente, ad esempio tra le piante del Colombo Caffè che sono verdi e quelle a fianco totalmente secche. Ma che biglietto da visita diamo a chi arriva a Busto?». Eppure, ricorda Pinciroli, «fino a qualche anno fa passavano con un camioncino con le botti piene d’acqua e innaffiavano le piante, che infatti non sono mai morte».

Il messaggio culturale

Per l’ex consigliere è un problema più ampio: «Mi chiedo se è questa è la cultura che insegniamo ai ragazzi. Si fanno eventi, si parla di decoro e poi non ci si attrezza per bagnare quattro alberi. È un messaggio diseducativo per i giovani: hai voglia a piantare alberi per i nuovi nati se poi si fanno morire nell’incuria quelle del centro. Ma qualcuno ne dovrà rispondere: qui ci sono soldi buttati, un problema di decoro e un messaggio culturale devastante per le nuove generazioni. Un cattivo esempio: non si rispetta la cultura di base, quella di tenere in ordine quel che si ha a disposizione».

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