Porto Ceresio, rapina alla Rsa e furto in parrocchia: condanne tra i 4 e i 5 anni

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PORTO CERESIO – Rapina nella Rsa, furto in parrocchia: condannati in primo grado a 4 anni e 4 mesi e 5 anni e 2 mesi. I carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Varese in collaborazione con i militari delle stazioni di Varese e Seregno li avevano arrestati lo scorso 2 marzo in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Varese.

L’accusa chiede 7 anni

In manette erano finiti un 49enne di Arcisate, assistito dall’avvocato Corrado Viazzo, e un 34enne di Barlassina, entrambi con precedenti specifici. Oggi, mercoledì 23 giugno, il Gup di Varese Giuseppe Fertitta li ha condannati a 4 anni e 4 mesi il primo (l’avvocato Viazzo è riuscito a far riconoscere al 49enne le attenuanti generiche vista l’esiguità del bottino, il buon comportamento processuale e il fatto che l’uomo, a differenza del complice, non fosse armato) e a 5 anni e 2 mesi il secondo. Il pubblico ministero Giulia Grillo aveva chiesto 10 anni scesi a sette con lo sconto di un terzo della pena garantito dal rito abbreviato. Oltre alle pesanti recidive a gravare sul giudizio dei due c’è stato anche il fatto di essere sospettati anche per una rapina in Svizzera.

Finti corrieri, veri rapinatori

Le indagini erano partite nell’ottobre 2020. Quando da una casa di riposo di Porto Ceresio era arrivata la denuncia di una rapina a mano armata. Nell’occasione il 34enne si era presentato nella Rsa fingendosi un corriere. Addosso aveva una vistosa giacca gialla rifrangente sulla quale aveva scritto a pennarello il nome di una nota società di spedizioni. Il 34enne, una volta entrato nella Rsa, aveva estratto una pistola minacciando una delle impiegate di aprire la cassaforte. La donna non aveva le chiavi; il rapinatore aveva quindi prelevato 300 euro in contanti dalla cassa e valori bollati per un ammontare complessivo di 200euro. Le videocamere del sistema di sicurezza lo avevano riprese mentre, dopo aver saltato il cancello della struttura saliva sull’auto guidata dall’arcisatese dandosi alla fuga.

Furto in parrocchia ad Arcisate

Pochi giorni dopo, quando le indagini per identificare i due rapinatori erano già in corso, il parroco di San Vittore, ad Arcisate, ha denunciato il furto di alcuni attrezzi per giardinaggio di proprietà della parrocchia che erano custoditi in un deposito la cui porta era stata scassinata. Le immagini del sistema di videosorveglianza della parrocchia hanno fornito un valido supporto ai militari per identificare gli autori del furto. Gli stessi della rapina a Porto Ceresio. I difensori vaglieranno le motivazioni della sentenza ma è certo il ricorso in Appello.

Corrieri rapinatori: colpi a mano armata a Porto Ceresio, Arcisate e in Svizzera

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