Presidio sulla Saronnese per l’Olona e l’ambiente: «Sindaci, basta puzze»

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CASTELLANZA – Chi fosse passato ieri sera in centro a Castellanza avrebbe fatto fatica a respirare, tanto forte era la puzza. La stessa che riempie in un attimo l’abitacolo dei veicoli che percorrono l’autostrada, quando transitano lungo il ponte sull’Olona, proprio sopra il depuratore di Olgiate. Per dire basta alle puzze e sollecitare gli amministratori locali a una maggiore cura dell’ambiente, a cominciare dal fiume, l’associazione Sos Umanità ha organizzato oggi, venerdì 18 settembre, l’annunciato presidio sulla Saronnese tra Legnano e Castellanza. «Evitiamo lo scontro e puntiamo al confronto – sintetizza la vice presidente dell’associazione, Valérie Berrichillo – con uno scambio di idee e la ricerca di soluzioni insieme con gli amministratori attuali e futuri»: a questo scopo, sono stati invitati, oltre al sindaco di Castellanza, tutti i 7 candidati sindaci di Legnano. In mattinata, erano presenti al presidio Lucia Bertolini e Franco Brumana, oltre al consigliere castellanzese Michele Palazzo nella veste di presidente dell’Ecomuseo della Valle Olona e alcuni candidati consiglieri legnanesi. In seguito, sono intervenuti il sindaco Mirella Cerini e gli altri candidati sindaci legnanesi, che hanno tutti sottoscritto il manifesto di Sos Umanità.

Proposte: orto sociale, piani ambientali e pista ciclabile

legnano castellanza olona presidio«Il nostro obiettivo – prosegue Berrichillo – è soprattutto l’Olona. Vogliamo capire quali problemi ha il depuratore di Olgiate, se ha bisogno di interventi perché ritardano, ma anche contestare gli scarichi in deroga e capire quali sono i progetti in materia ambientale dei sindaci per il futuro della valle. Noi chiediamo un orto sociale gestito da associazioni e comunità di Castellanza, il cui raccolto sarebbe destinato ai meno agiati, idea condivisa dall’Amministrazione; poi, l’ultimo tratto della pista ciclabile che passando dal nostro territorio congiungerebbe la Svizzera a Milano. Soprattutto, vogliamo capire chi fa qualcosa e chi no, e se no perché non lo fa».

Depuratori e sfioratori, il punto della situazione

Il punto sull’evoluzione del risanamento del fiume lo ha tracciato Brumana, presidente degli Amici dell’Olona. Eccolo:

Depuratori. Varese Pravaccio: è stato pubblicato il bando della gara di appalto per l’assegnazione dei lavori che saranno affidati nei primi mesi del prossimo anno. Si tratta delle opere più importanti e più costose. L’obiettivo è praticamente conseguito. Cairate e Olgiate Olona: i quadri economici sono in attesa dell’approvazione da parte di Ato. Si prevede l’inizio dei lavori entro la fine del 2021. Gornate Olona: è la situazione più grave e più complessa. È intervenuta la Procura di Busto Arsizio, che ha requisito tutte le pratiche della progettazione e della costruzione dell’impianto. Le vasche sono praticamente implose e occorre scoprire la causa di questo disastro. Sono in corso due perizie affidate al Politecnico per accertare le cause dell’accaduto. Non sarà possibile altrimenti eseguire o progettare i lavori di adattamento. Appare sempre più probabile che il depuratore costruito da pochi anni debba essere definitivamente chiuso e si debba costruire un nuovo impianto.

Sfioratori. Alfa ha provveduto a munire di sistemi di allarme tutti gli sfioratori (gli scarichi nel fiume di acque fognarie non trattate) di sua proprietà: su 122 sfioratori a monte di Castellanza, 90 sono stati dotati degli allarmi. La soluzione definitiva è complicata dal frazionamento delle proprietà degli sfioratori, molti dei quali appartengono ai Comuni. Si può prevedere che entro la fine di aprile saranno tutti muniti di allarme, come auspicato dagli Amici dell’Olona.

Fusione. ATO metterà a disposizione i fondi per gli adeguamenti dei depuratori, Alfa srl eseguirà i lavori mentre la Società Tutela Ambientale del bacino del fiume Olona in provincia di Varese è la proprietaria degli impianti. L’8 ottobre si terranno le assemblee per deliberare il perfezionamento della complessa fusione tra queste ultime due società e si stanno completando le approvazioni da parte dei Consigli comunali dei Comuni soci. Dopo ulteriori adempimenti di legge, il 18 dicembre sarà finalmente firmato l’atto di fusione. «Anche se non appare così rilevante – commenta l’associazione – la fusione sarà fondamentale e il suo perfezionamento un notevole passo avanti per il risanamento del fiume. Ancora una volta dobbiamo rilevare che questi successi sono stati finalmente resi possibili dalle nuove gestioni di Alfa e della Società di Tutela Ambiente, a cui va il doveroso ringraziamento degli Amici dell’Olona».

Castellanza, Sos Umanità invita i sindaci a un presidio in difesa della Valle

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