Provincia, Magrini nega il patrocinio al Varese pride. L’Arcigay: «Il Pd lo molli»

Da sinistra Magrini e Boschini
VARESE – Marco Magrini nega il patrocinio al Varese Pride e l’Arcigay, in aperta polemica, chiede al Partito Democratico, socio di maggioranza a Villa Recalcati, di scaricare il presidente appena eletto. La notizia della mancata concessione del patrocinio è stata resa nota nella giornata di oggi (venerdì 21 aprile) e la reazione degli organizzatori non si è certo fatta attendere.

La nota

«Riteniamo questa decisione grave e in piena continuità con l’amministrazione precedente di centrodestra», dichiara Giovanni Boschini, presidente Arcigay Varese. «La motivazione data è semplicemente una falsità: non ha nulla a che vedere con le funzioni della Provincia, visto che nello Statuto vi è anche il perseguimento della realizzazione delle pari opportunità e visto che la manifestazione ha già ottenuto il patrocinio della Proivincia in passato. Senza contare che molti Pride in Italia ricevono i patrocini dalle province e non vediamo perché quella di Varese dovrebbe essere diversa. È una piena decisione politica, presa dal Presidente Magrini dopo un confronto con le forze politiche di maggioranza, che arriva proprio in un momento in cui l’Europarlamento ha condannato l’Italia insieme a Polonia e Ungheria per il mancato rispetto dei diritti delle persone LGBTQIA+. Stupisce che questa decisione provenga oltretutto da un Presidente sostenuto dal centrosinistra: chiediamo alle forze politiche progressiste, se hanno a cuore i diritti umani, di far venire meno il sostegno politico al Presidente Magrini, che con questa operazione ha dimostrato di non voler appoggiare una manifestazione che promuove la piena uguaglianza di ogni persona».

Magrini: «Boschini vuole strumentalizzare»

«L’ente Provincia – si legge in una nota ufficiale di Villa Recalcati – ha anticipato riconosce la validità dell’iniziativa di Arcigay. Inoltre, siamo favorevoli ad individuare percorsi di sensibilizzazione, a partire dalle scuole, con eventi e convegni in ambito provinciale in occasione delle quali sensibilizzare in merito alla parità dei diritti, promuoverla e tutelarla. In mattinata avevamo contattato il Presidente Boschini per dialogare con lui e condividere le nostre valutazioni, ma evidentemente ha preferito inviare il comunicato senza sentirci; per cui è chiara la sua volontà strumentale di presa di posizione sulla stampa. Proseguiremo comunque nel nostro percorso, disponibili a confrontarci ed a programmare insieme alle associazioni tutte, iniziative di tipo culturale e sociale sul territorio provinciale».