Puzze dell’Olona, abbattitori degli odori pronti e al depuratore “arriva” la Regione

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OLGIATE OLONA – Niente puzze. Da giorni i miasmi sono scomparsi. Ma nel percorso di ricerca delle cause dei cattivi odori qualcosa si muove. Anche in Regione, ad esempio. Domani, mercoledì 15 dicembre, infatti, al depuratore ci sarà un sopralluogo dell’assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo. E nei primi giorni di settimana prossima, invece, si riunirà un tavolo tecnico che vedrà la partecipazione di Alfa, Ats Insubria e Arpa, Politecnico e Comuni coinvolti dal problema con l’obiettivo di stilare una road map sulle competenze legate alla questione.

Perché le puzze sono scomparse?

Il fatto che i miasmi siano quasi del tutto scomparsi da giorni è di per sé una notizia. Motivata, dice qualcuno, dall’entrata in funziona degli abbattitori del depuratore di Olgiate Olona. Ma non è esattamente così. Nel senso che all’interno dell’area di depurazione i lavori all’impianto che “tratta” gli odori in entrata con i reflui sono in corso. Anzi in dirittura d’arrivo. Ma in questi giorni, gli abbattitori, che erano fermi da tempo, non sono ancora entrati in funzione. Secondo le stime del cronoprogramma dei lavori dovrebbero entrare partire nelle prime settimane di gennaio.

La scomparsa delle puzze quindi non è dovuta al ritorno in funzione degli abbattitori, ma molto probabilmente (come per altro già accaduto in passato quando i cattivi odori hanno dato un po’ di tregua) alle condizioni climatiche, al “giro” dei venti e forse anche al minor scarico di reflui delle aziende. Che, senza puntare il dito su alcuna, è evidente che sono sotto osservazione.

Il sopralluogo e il tavolo

Nel frattempo si attendono le prossime mosse. Ovvero il sopralluogo dell’assessore Cattaneo che domani mattina passerà prima al depuratore, poi all’ormai “famoso” tombino 49 di via Isonzo e infine a Palazzo Brambilla per un summit. E poi il tavolo tecnico tra le istituzioni e gli enti competenti, per capire chi dovrà campionare acqua e aria e chi dovrà analizzarle. Perché a quanto pare, a parte il Politecnico che ci ha messo il naso (elettronico) e Alfa i soldi per l’indagine e l’acquisto della strumentazione, dati concreti sulle analisi non ci sono. E qualora ci fossero, non sono ancora stati tirati fuori.