Omicidio Samarate, eseguite le autopsie. Attesa per i risultati tossicologici

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SAMARATE – Completata l’autopsia sui corpi di Stefania Pivetta, 56 anni, e della figlia Giulia, 16 anni, uccise da Alessandro Maja, geometra di 58 anni, nell’abitazione di via Torino a Samarate dove la famiglia viveva dal 1999. L’esame autoptico, svoltosi oggi, sabato 7 maggio, all’ospedale di Legnano, ha confermato i danni irreparabili causati dai numerosi colpi inferti alle vittime alla testa e al volto con almeno un corpo contundente, nello specifico un martello.

I test tossicologici

E c’è attesa anche per l’esito dei test tossicologici che saranno eseguiti su fluidi e tessuti delle vittima della mattanza messa in atto da Maja nella notte tra martedì 3 e mercoledì 4 maggio. Ci vorrà del tempo per arrivare ai risultati mirati anche a stabilire se, al momento dell’aggressione avvenuta presumibilmente nel sonno, le vittime fossero in stato di alterazione. Fatto che avrebbe reso più “gestibile” le tre aggressioni da parte di Maja. Alla malvagità del 58enne, infatti, non è sfuggito nemmeno il figlio maggiore Nicolò, 23 anni, ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Circolo di Varese a causa di traumi molto simili a quelli che hanno ucciso la mamma e la sorella.

I funerali

Terminate le autopsie le salme saranno dissequestrate e messe a disposizione dei famigliari per i funerali. “La data delle esequie non ci è ancora stata comunicata – sottolinea Enrico Puricelli, sindaco di Samarate – Non sappiamo inoltre se la cerimonia sarà celebrata a Samarate oppure a Cassano Magnago, comune natale di Stefania dove tuttora vivono i genitori“. Puricelli non nasconde il dolore che ha avvolto l’intera comunità di Samarate. “I nostri pensieri sono tutti per Nicolò – conclude il primo cittadino – Deve farcela. La sera prima dei funerali faremo un momento di preghiera. Una preghiera per Stefania e per Giulia ma anche per Nicolò affinchè possa riprendersi al meglio”.

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