InnoVaUp, screening a 500 imprese varesine per accelerare il loro sviluppo

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VARESE – Un obiettivo ambizioso: un censimento del territorio che in 12 mesi coinvolgerà 500 aziende e le sosterrà nell’accelerare i loro processi di innovazione. È quanto si propone InnoVaUp, progetto di Confartigianato Varese Artser in collaborazione con FaberLab: l’iniziativa è stata presentata ieri, giovedì 28 novembre, nella sede dell’associazione di categoria dal direttore generale Mauro Colombo e da Angelo Bongio, responsabile dell’area Business-Dih di Faberlab.

Un’analisi gratuita

«Un’analisi condotta su un campione di 50 aziende ha rilevato che il 50% di loro, attive perlopiù nel settore manifatturiero, è ancora a un livello di innovazione medio/basso ma ha avviato processi di rinnovamento, seppur non strutturali. Significa che in potenza il dinamismo c’è, e la voglia di innovazione non manca», ha dichiarato Colombo. Non resta allora che renderlo organico, mettendo a disposizione delle imprese gli strumenti tecnici ed economici per raggiungere obiettivi più efficaci: «Per questo, e per senso di responsabilità, abbiamo scelto di avviare un’analisi gratuita delle piccole e medie imprese che, entro il 2020, ci porterà a mappare 500 aziende e a sostenere percorsi di innovazione sistematici e strutturali».

Non c’è un’unica ricetta

InnoVaUp è un indice dello stato di innovazione (InnoVation Index) delle piccole e medie imprese, e una mappa delle azioni operative più qualificate per incrementare i processi di sviluppo. Opportunità formativa e informativa mirata agli imprenditori titolari di Pmi, punta alla creazione di un’area attraverso la quale costruire una comunità dell’innovazione, e gestire l’interazione tra aziende e centri di ricerca e sviluppo.
«Con un assessment tool, strumento di valutazione che consentirà a ogni singola realtà produttiva di conoscere il proprio stato di innovazione, aiuteremo i titolari a identificare punti di forza e debolezza sui quali lavorare, individuando le priorità e le azioni più significative da attuare», ha confermato Bongio. Una volta definito il livello di performance aziendale, l’innovation manager affiancherà l’impresa con un ruolo di acceleratore, aiutandola a raggiungere lo standard ottimale. «Non abbiamo formule standardizzate, ma processi su misura per ognuna» ha aggiunto Bongio: saranno sostenute anche nell’accesso a bandi e contributi pubblici e messe in contatto, quando necessario, con centri di ricerca e sviluppo.

Indicazioni per politiche pubbliche diversificate

Di InnoVaUp, dei primi riscontri e degli obiettivi futuri si discuterà mercoledì 11 dicembre alle 18 nell’incontro “InnoVaUp 2020: 500 aziende nella nuova rete dell’innovazione” alla sede di Confartigianato a Gallarate. All’appuntamento sarà presentato “L’ecosistema lombardo dell’innovazione: scenari e politiche per le Pmi e la manifattura”, studio compiuto dal Politecnico di Milano con la Fondazione Giannino Bassetti sulle iniziative realizzate attraverso mediatori dell’innovazione in grado di fare da ponte per il trasferimento delle competenze della ricerca e dello sviluppo. «È il caso, per Confartigianato Varese, del laboratorio FaberLab, la cui evoluzione va in questa direzione», ha sottolineato Colombo. Tra i temi chiave dell’analisi, la presa d’atto che «servono politiche pubbliche diversificate, che sappiano andare a trovare luoghi e utenti del bisogno, e costruire strumenti specifici per ciascuno»: insomma, per gli enti pubblici ciò che emergerà dall’InnoVation Index di InnoVaUp sarà utile per costruire un’innovazione a misura di tutte le imprese, e non solo delle grandi.

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