SESTO CALENDE – Alle «falsità» e alle «mezze verità». Una risposta per le rime, quella di Marco Colombo, capogruppo di maggioranza in quota Lega a Sesto Calende. Il cantiere della Nuova Marna torna motivo di botta e risposta in città. E se la minoranza di Insieme per Sesto alza il pressing sui lavori, con un’interrogazione per avere aggiornamenti su ritardi e appalti, l’amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Buzzi non si tira indietro e difende il suo lavoro.
La stoccata
L’opposizione critica? «Noi rispondiamo con i fatti, come sempre». Già, perché si tratta di «insinuazioni di un gruppo politico (Insieme per Sesto, ndr) che da tredici anni usa questi strumenti per cercare consenso e per denigrare l’avversario. Soprattutto il sottoscritto», replica al veleno Colombo.
I motivi dei ritardi
Ma aldilà della stoccata politica, gli aggiornamenti sui cantieri: «Siamo in ritardo, è vero», non nega il consigliere leghista. «Ma dentro e nei terreni vicini a questi edifici, abbiamo trovato di tutto: eternit, plastica, possibili bombe della seconda guerra mondiale». A questo, si aggiunge la burocrazia, che «è stata lunghissima e le procedure di bonifica sono state necessarie e costose». Senza dimenticare «il Covid e la guerra in Ucraina».
Tutti fattori da superare («meglio non lamentarsi e guardiamo avanti», dice), per puntare agli obiettivi. «Da adesso, speriamo di non trovare più problemi per consegnare il prima possibile, ai sestesi e a tutti i nostri turisti, due nuovi edifici da vivere: sarà un posto bello da vivere. Molto bello».