Somma celebra un 2 Giugno per la pace. Bellaria ai 18enni: «Coltivate i sogni»

SOMMA LOMBARDO – «Coltivare i sogni, essere felici, collaborare tra di voi, condividere le vostre doti senza paura di fallire». La ricetta per rendere orgogliosa una comunità, quella di Somma Lombardo. Ma anche chi negli anni ha lavorato insieme per raggiungere un piccolo, grande traguardo. Il messaggio del sindaco Stefano Bellaria è per i diciottenni.

Il futuro sono loro. Il futuro che si è riunito oggi, 2 giugno, al campo sportivo di via Marconi per il battesimo civico. Proprio in occasione del 76esimo anniversario della Repubblica, come vuole la tradizione ormai. E ricevere in dono i simboli che caratterizzano questo evento speciale: il tricolore, la Costituzione italiana e una grafica d’arte.

«La vostra festa»

Il 2 Giugno è la festa della Repubblica. Ma oggi, ancor di più, «è la vostra festa». Superato il brutto ricordo della pandemia, Somma ora è «gioiosa ed emozionata». In un momento in cui ragazze e ragazzi diventano donne e uomini: «Acquisite l’elettorato attivo e passivo e potete contribuire, con il vostro voto o con la vostra disponibilità, a determinare le scelte politiche e amministrative a tutti i livelli».

Sono passati 76 anni da quando «i nostri avi scelsero la Repubblica». Questo perché «duramente provati dall’esperienza della dittatura e della guerra: volevano essere attivi protagonisti del loro futuro». Cambiano i tempi ma le sfide restano. L’emergenza Covid, prima, la guerra in Ucraina, poi, lo dimostrano. Ed è proprio un messaggio di pace quello lanciato dal primo cittadino: «Si fonda sulla possibilità e responsabilità di ciascuno nella definizione del proprio futuro e di quello della comunità, oltre che sul profondo legame che ci deve unire in ogni momento, specialmente durante i periodi di difficoltà».

Pace, libertà, solidarietà

Tra i doni, una grafica d’arte. Si tratta di una stampa originale colorata e firmata a mano, un’edizione di 250 copie. Le ha raccontate l’assessore all’Istruzione, Donata Valenti: «La visione delle due artiste conduce in un luogo simbolico: piazza Scipione, al Monumento ai Caduti». E proprio dove un tempo c’era una vigna e il celebre cipresso millenario, «oggi viene ricordata la storia di chi ha donato la vita e ha espresso il massimo impegno civico».

Nella raffigurazione è presente l’albero «dal tronco massiccio e nodoso, con una chioma florida arricchita da sfere iridescenti che richiamano i colori della bandiera della pace». Ma anche il monumento eretto nel 1921, «a ricordo di tutti coloro che sono caduti in guerra per salvaguardare la libertà individuale e della patria». Al centro del monumento, una targa che riporta tre parole chiave: pace, libertà, solidarietà. «Sono davvero le fondamenta per una società giusta, che progetta un presente equo e un futuro migliore». Un concetto espresso «dalle radici intricate del cipresso, che assumono la forma di due mani che si stringono vigorosamente».

Un sostegno illustre

Quest’anno, le parole del sindaco trovano un sostegno illustre. Si tratta di Luca Peruzzotti Jametti, ricercatore sommese all’Università di Cambridge che ha di recente vinto il premio “Rita Levi Montalcini” per gli studi nel campo della Neuroimmunologia Rigenerativa per le forme progressive di sclerosi multipla. Un esempio da seguire per tutti i giovani presenti: «Luca è un giovane che ce l’ha fatta, ha sviluppato le sue passioni, ha investito sui suoi talenti e, cosa fondamentale, li ha messi a servizio di tutti.
Vi invitiamo a fare altrettanto». Ecco il messaggio del medico sommese:

È un onore lasciarvi alcune parole in un momento così importante della vostra vita. Se ripenso al percorso che ho fatto da quando avevo la vostra età ad oggi, una sola parola mi viene in mente: fallimento.

Può sembrare strano collegare questa parola con la carriera ed i riconoscimenti che ho fortunatamente ricevuto, ma credo che il fallimento sia la colonna portante di ogni successo. Diventare adulti significa infatti realizzare che la vita è fatta soprattutto di imprevisti, momenti in cui è difficile vedere la luce in fondo al tunnel, e continui fallimenti. Ma essere adulti significa essere in grado di rialzarsi, cambiare strada se necessario, e affrontare l’ignoto. L’incoscienza della giovinezza deve fare posto alla conoscenza che le cose possono andare male, ma in ogni caso voi sarete capaci di affrontare ogni situazione con rinnovata resilienza.

Quindi rischiate, fate grandi progetti, o anche piccoli progetti ma importanti. Siate senza paura. Credete nel prossimo e nei vostri cari accettando i reciproci successi e fallimenti. Per concludere con le parole di Rita Levi Montalcini, ricordate che “non è l’assenza di difetti che conta, ma la passione, la generosità, la comprensione e simpatia del prossimo, e l’accettazione di noi stessi con i nostri errori, le nostre debolezze, le nostre tare e virtù, così simili a quelle dei nostri ascendenti e discendenti”.

I presenti

Presenti le istituzioni politiche locali, sia di maggioranza che di minoranza, che quelle religiose, tra cui il prevosto don Basilio Mascetti. Oltre alle associazioni del territorio e alle forze dell’ordine. Mentre, a rappresentare i più giovani, il sindaco del consiglio comunale dei ragazzi, Marco Gallidabino.

somma 2 giugno festa – MALPENSA24