Somma-Asst: dopo lo scontro prove di dialogo sul futuro del Bellini. Il nodo Girasole

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SOMMA LOMBARDO – Tre soluzioni possibili. Due riguardano la rivisitazione dei reparti oggi esistenti, con la sistemazione degli spazi non utilizzati. La terza include la possibilità di effettuare gli interventi in programma soltanto nel 2024, anno in cui gli ospiti del Girasole dovranno essere collocati in una nuova Rsa esterna all’ospedale. Queste le proposte messe sul tavolo oggi, 3 novembre, utili per ridisegnare il futuro dell’ospedale di Somma Lombardo. Sono il risultato dell’incontro che ha visto nuovamente riunite le forze politiche sommesi e i vertici di Asst Valle Olona dopo l’ultimo incontro/scontro in consiglio comunale. L’abisso fra le due posizioni non ha escluso ulteriori prove di dialogo fra le parti, con l’obiettivo di individuare una soluzione che possa mettere tutti d’accordo. Ovviamente, escludendo il ventilato depotenziamento del Bellini a cui la politica sommese non si vuole rassegnare.

L’ospedale di comunità

Oltre ai rappresentanti dei vari gruppi del consiglio comunale, erano presenti il direttore sanitario Claudio Arici e il direttore socio-sanitario Marino Dell’Acqua, oltre all’ingegnere dell’ufficio tecnico dell’azienda ospedaliera Massimiliano Mastroianni. La decisione per meglio valutare un tema così delicato, che su tutti si incentra sullo spostamento dell’Oculistica e dell’attività chirurgica a Gallarate, è stata scindere gli argomenti da affrontare. Intanto, si è iniziato a discutere su come come favorire l’insediamento dell’Ospedale di comunità al Bellini, senza rinunciare dunque alle risorse previste dal Pnrr. Da qui, si potrà passare al confronto sul futuro del nosocomio, a 360 gradi.
Al centro del dibattito dunque le prime proposte sulle possibili soluzioni riguardo il collocamento del secondo modulo dell’Ospedale di comunità, visto che il primo prenderà posto all’interno dell’ex Inam con il benestare di tutti.

La soluzione Girasole

Come detto, saranno tre le soluzioni da valutare. Spicca quella che prevede di attendere il 2024 per effettuare gli interventi, se Regione Lombardia dovesse concedere il benestare. Proprio perché è l’anno in cui gli ospiti del Girasole saranno – si spera – collocati in una nuova casa di riposo. Con tutti i vantaggi che ne conseguono. Da un lato, permetterebbero di dare un nuovo posto, magari più confacente, alla Rsa. Dall’altro, consentirebbe di sfruttare gli spazi lasciati liberi. Ora, il prossimo step è fare tutte le valutazioni tecniche del caso. A quel punto si potrà riprendere in mano il confronto tra le parti coinvolte.

Il primo passo

Intercettato al termine dell’incontro, avvenuto a porte chiuse, il sindaco Stefano Bellaria non nasconde il «piacere di aver visto presenti tutti i rappresentanti delle forze politiche sommesi». E ha ribadito, ancora una volta, «la massima disponibilità da parte dell’amministrazione per aiutare il Girasole nel suo percorso». Chiude così: «Il primo passo positivo è essere riusciti a iniziare un dialogo tutti insieme. Ora vedremo, l’importante è partire con il piede giusto dopo i contrasti dei giorno scorsi: i problemi non sono tutti risolti, ma almeno abbiamo cominciato ad affrontarli».

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