Somma, Bellaria: «Lega velina di Asst. Ora si schieri dalla parte del Bellini»

Somma lombardo ospedale comunità bellaria

SOMMA LOMBARDO – «Abbiamo proposte e vogliamo discuterne. Ma abbiamo bisogno di tutti. La Lega, finora, ha fatto la parte della velina di Asst Valle Olona: ci aspettiamo una posizione differente, di chi è schierato dalla parte del Bellini». Il sindaco Stefano Bellaria si prepara così all’incontro che oggi, 3 novembre, riunirà ancora una volta le istituzioni di Somma Lombardo e i vertici di Asst Valle Olona. Il futuro dell’ospedale resta la priorità. Tanto che il dialogo fra le parti, nonostante le visioni opposte, non si interrompe. Per l’occasione, il primo cittadino approfitta dell’ultimo intervento del capogruppo della Lega, Alberto Barcaro, per ripercorrere i passi che dal 2019 – quando è stata per la prima volta annunciata la strategia di ridimensionamento del nosocomio – portano a oggi. E lo sottolinea in rosso: «Siamo di fronte a un bivio: oggi c’è la possibilità di iniziare una discussione e trovare una soluzione».

Dal 2019 a oggi

Lo spunto è ribadire «come sono andate le cose», dice Bellaria. «Nel dicembre del 2019 l’Asst mandò una bozza di progetto che aveva inviato a Regione Lombardia: riguardava l’ospedale unico Busto-Gallarate». Come già spiegato, era presente un allegato che trattava il presidio di Somma, «in cui era prevista una bozza della sua riorganizzazione. Naturalmente legata prima alla realizzazione del nuovo nosocomio». Da qui, l’incontro a gennaio 2020 insieme al rappresentante del “Comitato Pro Ospedale”, Mauro Tapellini, «memoria storica del Bellini». L’obiettivo era  «comprendere e dare i primi giudizi di massima». E lo ammette: «Dicemmo che poteva anche essere interessante. Ma chiaramente c’erano alcuni aspetti critici». Su tutti: «Non eravamo assolutamente d’accordo sullo spostamento dell’Oculistica». La conseguenza è stata la richiesta al dg ospedaliero Eugenio Porfido di prendere parte in consiglio comunale per «presentare la bozza di progetto proprio perché ho il massimo rispetto di tutti i consiglieri che rappresentano la città». Il risultato? «Ci disse che l’avrebbe fatto volentieri. Ma più avanti, visto che bisognava avere il via libera di Regione». Soprattutto perché «i tempi sarebbero stati lunghi, dal momento che era legato all’ospedale unico di cui “non c’è nemmeno il progetto preliminare“, diceva».
Successivamente la situazione ha preso una piega diversa e «ha cambiato i termini della discussione». L’emergenza sanitaria ha fatto sicuramente la sua parte, impegnando le forze di tutti sulla sua gestione. Ma poi «ci hanno colpito le dichiarazioni alla stampa, in cui si diceva che senza attendere il nuovo ospedale, improvvisamente, si agiva su quello di Somma. E questo, in tutta sincerità, ha fatto venire meno qualunque possibilità di dialogo preventivo a bocce ferme che coinvolgesse tutta la comunità».

«La Lega si schieri col Bellini»

Ora c’è la possibilità di «iniziare una discussione per poter mettere a Somma l’ospedale di comunità, come previsto dal Pnrr senza perdere neppure un euro». E una volta trovata questa soluzione, si augura Bellaria, «sarà possibile discutere del resto: Oculistica e servizi aggiuntivi. Le idee ce le abbiamo». E chiama a raccolta anche la Lega: «Mi aspetto delle proposte: finora la sua posizione è stata più caratterizzata dall’assenza al dibattito. Auspico ora che possa essere presente in maniera propositiva». Sì, perché «abbiamo bisogno di tutti. Non di chi è schierato preventivamente dalla parte di Asst e di Regione. Ma dobbiamo essere dalla parte del Bellini».

Somma, Barcaro (Lega): «Senza Chirurgia si trovi una nuova vocazione al Bellini»

somma ospedale lega bellaria – MALPENSA24