Barcaro (Noi per Somma): «L’assessore Piantanida inadeguato. Sono anni che lo diciamo»

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Alberto Barcaro ed Edoardo Piantanida

SOMMA LOMBARDO – Il presidente del consiglio comunale Gerardo Locurcio ha annunciato l’espulsione da Somma al Centro dell’assessore ai Lavori pubblici Edoardo Piantanida Chiesa definendolo «Il paladino di Carlo Magno», ovvero del sindaco Stefano Bellaria. Un soprannome che dai banchi dell’opposizione l’ex leghista Alberto Barcaro (Noi per Somma), oggi molto vicino ai Repubblicani di Marco Reguzzoni, riprende rincarando la dose: «Il paladino di Carlo Magno? Sono anni che in consiglio rimarchiamo l’inadeguatezza dell’assessore ma tutti ci davano per c…». 

Social e foglietti 

Il consigliere di minoranza affida ai social la descrizione di Piantanida, che continua stabilmente a rimanere seduta in giunta nonostante la sua lista civica, quarta forza di maggioranza, abbia chiesto al sindaco la rimozione in quanto non più allineato alle direttive del gruppo. «Oltre che a leggere foglietti (probabilmente compilati da Carlo Magno), rispondere con un vi faremo sapere fate richiesta, oppure essere contraddetto dal sindaco che entra in suo soccorso non fa», dice Barcaro. «E’ vero, con arroganza è presente sui social, ma questo non significa amministrare».

Maggioranza in impasse 

Nel frattempo la scissione di Somma al Centro tiene in scacco la maggioranza. Il coordinatore di Somma al Centro Ciro Cipriano, in perfetta sintonia con Locurcio, ha espulso l’assessore Piantanida e il consigliere Maria Teresa Pandolfi da “Somma al Centro” ma i due al momento non hanno espresso alcuna intenzione di andarsene, sostenendo che sono loro “Somma al Centro” in quanto la maggioranza dei candidati nel 2020 sarebbe dalla loro parte. Il primo cittadino ha optato per la via del silenzio, mentre gli alleati (Partito democratico, Somma civica, Sinistra per Somma) si sono al momento limitati a uno stringato comunicato stampa di circostanza che non ha sortito effetti di sostanza.
E’ una strategia che non regge più e il centrosinistra si sta impantanando nella crisi più profonda dei suoi otto anni di governo in quanto – oltre al danno di immagine per una coalizione che del gioco di squadra e della sintonia aveva fatto il suo cavallo di battaglia – le attenzioni dell’assessore sono giocoforza orientate a non perdere il posto anziché a chiudere i numerosi cantieri aperti in città. Ecco perché la scissione di Somma al Centro non è più soltanto un problema interno alla lista, ed è ormai evidente che arroccarsi non è la soluzione. 

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