Girasole a Somma, aperte le buste: tre offerte per la nuova casa di riposo

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Da sinistra: l'area di Maddalena, l'ex Lanificio, il parcheggio Panicucci

SOMMA LOMBARDO –Aperte le buste: tre offerte su tre aree differenti della città. La sera del 15 giugno sono scaduti i termini per presentare le candidature a costruire e gestire il nuovo Girasole, la casa di risposo da 120 posti che verrà realizzata a Somma Lombardo – secondo gli accordi raggiunti con l’Asst Valle Olona – entro aprile del 2024. Proprio quando si dovranno lasciare le sale del Bellini, dove si trova oggi la Rsa, per fare spazio all’ospedale di comunità. Ampiamente preannunciata, c’è l’ipotesi Maddalena: la più accreditata ma che si è già vista alzare un muro dall’intero consiglio comunale, che spinge per realizzarla in centro. E infatti le altre due proposte ricadono sul capoluogo.

Le tre offerte

La prima azienda che si è fatta avanti è “Le residenze“, che ha proposto l’area di Maddalena. Un’ipotesi che risale a tredici anni fa, quando il centrodestra allora in maggioranza indicò la frazione sommese come soluzione. Poi, nel 2010, la variante al Piano regolatore per l’individuazione di un’area Sa per “Servizi e attrezzature sanitarie o assistenziali” sui terreni di via Brugheretta che fu di fatto il primo passo concreto per trovare un’alternativa al Bellini. Nel 2021, poi, il centrosinistra con una variante al piano regolatore ha allargato le destinazioni d’uso a nuove aree.
Per il centro c’è invece la proposta di “Emmaus” che ricade sull’ex Lanificio, l’immensa area dismessa all’ombra del Castello Visconti di San Vito. Una delle possibilità che anche l’assessore Francesco Calò (Urbanistica), lo scorso 25 maggio in aula, ha messo sul tavolo come potenziale alternativa. Oltre a essere un incentivo a recuperare un ex sito industriale, senza ulteriore consumo di suolo.
La terza proposta, infine, è di “Sereni Orizzonti“, già nota in provincia di Varese per la nuova Rsa di Samarate, che punta sul parcheggio della ditta Panicucci, in via Bozza dei Salici.

Le proposte al vaglio

«Stiamo vagliando le tre proposte con i nostri consulenti», spiega il presidente della Fondazione Girasole, Claudio Montagnoli. «Abbiamo trasmesso tutti i documenti per controllare che le operazioni siano in linea con le direttive espresse nel bando. Mi auguro che entro la prima settimana di luglio si possano avere indicazioni più precise». In ogni caso, per il presidente e per tutto il consiglio d’amministrazione, «ciò che conta è che l’azienda sia affidabile, che abbia i bilanci a posto e che quindi dia garanzia alla futura casa di riposo. Perché è una struttura che serve a Somma e ai cittadini». Chiaro che «non è ancora tempo di cantare vittoria: è un primo step, un punto di partenza. E siamo soddisfatti». Soprattutto considerando che i tempi stringono: «Abbiamo due anni e mezzo, siamo vicini alla scadenza, ora dobbiamo prendere una decisione e partire. Il Comune sicuramente ci darà una mano a velocizzare le pratiche».

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