di Eleonora Savino
BUSTO ARSIZIO – «Abbiamo aiutato a far nascere 41 bambini, 7 in più rispetto al 2020, e assistito 49 donne gestanti» annuncia Giovanna Bizzarri, vicepresidente del Centro di Aiuto alla Vita di Busto, commentando i numeri dell’anno appena concluso. «Una tendenza positiva, nonostante l’attività fortemente condizionata dalla pandemia». I volontari del CAV si sono riuniti questa mattina, 2 febbraio, nella sede di Via Pozzi, per presentare la 44ª edizione della “Giornata per la vita”, che si terrà domenica 6 febbraio nelle parrocchie di Busto e di Valle Olona con la distribuzione delle primule in cambio di un’offerta.
L’iniziativa dello sportello
Il Centro non ha solamente analizzato i risultati ottenuti, ma ha anche incominciato ad organizzare le iniziative che verranno messe in atto nei prossimi mesi: ad esempio, continuerà ad essere presente nell’ospedale di Via Arnaldo di Brescia uno sportello CAV, riaperto nel novembre del 2021, per far conoscere alle donne gestanti il sistema di assistenza psicologica e materiale fornito dall’associazione in caso di difficoltà.
A chi si rivolge il Centro
Dai dati raccolti quest’anno emerge che più di due terzi delle donne che si sono rivolte al CAV erano inizialmente intenzionate ad abortire per motivazioni economiche o lavorative . «Dopo due figli», testimonia uno dei padri che ha ricevuto aiuto dal Centro, «la mia compagna aveva paura della nuova gravidanza per la nostra difficile situazione lavorativa e abitativa». Il CAV, per questo motivo, nel 2021 non ha assistito solo gestanti, ma anche tredici donne che hanno da poco dato alla luce un figlio.