Una piazza, cento magagne. Busto al centro fa le pulci al sindaco

BUSTO ARSIZIO – Di principesco resta l’inaugurazione con Emanuele Filiberto di Savoia. Per il resto piazza Vittorio Emanuele, tra l’unto dello street food, i giochi d’acqua che hanno dato problemi fin dall’inizio, i rappezzi in catrame e la pavimentazione che si sgretola, assomiglia più alla Cenerentola in abiti sdruciti lasciata a casa durante il laura alba bustogran ballo. E che per diventare principessa ha dovuto ricorrere alla magia o (per chi ha fede) a un miracolo. E sulle non poche magagne di una piazza rimessa a nuovo poco più di un anno fa (insomma, non lo dimostra, ma è molto giovane) punta il dito il gruppo consigliare di Busto al Centro, che per voce del suo capogruppo in sala Esagonale, Laura Alba (nella foto), non va giù tanto per il sottile nell’elencare i tanti problemi di quello che, nelle intenzioni dell’amministrazione, dovrebbe essere il salottino del centro. Ma che in realtà si sta rivelando un cantiere perenne. Che continua a dare grattacapi a Palazzo Gilardoni e ad Emanuele Antonelli, sindaco ma pure assessore ai Lavori pubblici.

Le magagne passate, presenti e future

La piazza Vittorio Emanuele II – commenta Laura Alba a nome del gruppo – inaugurata da poco più di un anno, continua a far parlare di sé. Ci eravamo lasciati alle spalle anni di cantiere con tanti interrogativi sul risultato finale. Dell’autosilo sotterraneo non c’è traccia; del ritorno al suo posto del monumento dei “tri cù”, nemmeno. Per non parlare del polmone verde del centro, che nella nuova piazza è limitato a striminziti alberelli (i primi piantati sono già stati sostituiti a giugno scoso, poiché le essenze scelte non erano idonei) e a pochi ciuffetti posizionati “artisticamente” e molto utilizzati dai cani (per i loro bisogni) accompagnati da padroni cialtroni.

busto piazza comune piante

Iniziative che lasciano il segno

Tra le iniziative fino a oggi organizzate nella nuova piazza, uno ha certamente lasciato il segno. Di unto sulla pavimentazione. E Busto al Centro lo ricorda: «Dopo una principesca e discutibile inaugurazione, la piazza ha ospitato un evento di street food, con ristoranti itineranti. Nel senso che si cuoce e si mangia per strada senza ritegno. Che hanno lasciato il primo insudiciamento. Tra l’altro prevedibile e con conseguente super trattamento di pulizia per togliere macchie d’olio e zozzerie ovunque. Non commentiamo il risultato.

busto street food piazza

Piove sul bagnato

Per non parlare della fontane e della loro difficoltà a zampillare emersa fin dall’inizio. E anche il meteo ci ha messo lo zampino. Poiché dopo le abbondanti piogge (in realtà già a luglio, quindi prima delle ultime precipitazioni piovose ndr) la pavimentazione ha dato segni di cedimento e i sampietrini hanno iniziato a sollevarsi e ad “agitarsi”. Come l’amministrazione che, in fretta e furia, si è mossa per sistemare la pavimentazione in vista delle attrattive natalizie. E qui potremmo (ma non lo facciamo) parlare delle luminarie, dove Busto ha brillato: non per averle accese in anticipo, bensì per averle spente per prima.

busto piazza vittorio emanuele

Cantiere senza fine

«I cittadini – prosegue Alba – che vedono l’evoluzione di questo infinito cantiere pensano ai soldi spesi per quello che dovrebbe essere il salottino del centro. Ma che tuttora è in continua sistemazione. Tanto che i dubbi non sono più solo sull’estetica della piazza, ma si spingono un po’ oltre». Quesiti che Busto al Centro ha riassunto nell’interrogazione.

Chiediamo al sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Emanuele Antonelli se questa piazza (e tutta la zona circostante) sia stata collaudata, da chi e quando il collaudo è avvenuto. Vogliamo anche sapere se l’amministrazione ha già provveduto a formulare le dovute contestazioni, in che forma  e con quali risultati, nei confronti di Soceba, la società che ha eseguito le opere e che dovrà intervenire anche su ex carceri e conventino. E vorremmo anche avere una risposta in merito a questi interventi e sapere se ci potranno essere contraccolpi sul completamento dei lavori di tali opere, visti gli inevitabili e necessari lavori per sistemare piazza Vittorio Emanuele. Concludiamo dicendo che siamo fiduciosi di avere risposte precise ed esaurienti e anche una piazza degna di essere chiamata tale, ma soprattutto di essere utilizzata senza che ogni volta ci si debba sentire come in una cristalleria.

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