Uyba spoiler – Francesca Viganò, un’Arena di idee: dal prepartita al terzo tempo

A TU PER TU CON LA MANAGER marketing & events DELLE FARFALLE

Francesca Viganò, il volto nuovo e giovane della Uyba (credit nero di venere)

BUSTO ARSIZIO – “Bisogna avere un caos dentro di sé per generare una stella danzante”. Francesca Viganò, volto nuovo e giovane della Uyba targata Brera Holdings, è la marketing & events manager del club, nonché consigliera nel CdA di Amministrazione. Per alcuni è un vulcano di idee (che presto impatteranno sull’Arena e-work), per altri è l’artefice della rivoluzione/rebranding (con il focus del logo incentrato sulla farfalla e non più sulla palla), per altri ancora un’inguaribile romantica che presto farà i conti con la dura realtà di una piazza dalla mentalità un po’ provinciale. Ma nella vita, così come nello sport, per poter giudicare le persone, prima bisogna farle lavorare. E così, dopo avervi fatto conoscere un po’ più da vicino Carmelo Borruto, stavolta ci riproviamo con Francesca, cercando di carpire qualche sua sfaccettatura e soprattutto anticipandovi – per dirla alla Nietzsche – qualche dirompente innovazione del suo team di lavoro.

I Viganò e le critiche

Alla Uyba ci eravamo già avvicinati in passato con le nostre società di comunicazione e marketing (match program). Gli anni del Covid avevano un po’ bloccato e rallentato il processo, ma ora siamo tornati per aiutare (salvare?) il club: siamo prima entrati in punta di piedi per capirne e comprenderne le dinamiche, poi abbiamo cercato di portare la nostra struttura e la nostra esperienza aziendale. Anche se in questa fase avverto forse più critiche che calore, mi auguro che il tempo aiuti la gente a capire le nostre intenzioni e la valenza del nostro progetto.

Faccia e lavoro

Siamo sempre stati abituati a metterci la faccia, senza nasconderci. L’abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo, anche se le cose non dovessero andare come ci auguriamo. Ma il duro lavoro, e io e il mio gruppo (Greta, Michele, Giulia, Federica e Alex) ne siamo convinti, porta sempre all’obiettivo. Ecco perché non ci diamo una fine, sebbene la programmazione dei nostri progetti sia su base triennale.

Lacrime

Nell’ambiente di lavoro cerco di essere il più professionale possibile, qualcuno magari mi vede solo come “la figlia del capo” (il papà è l’AD Gianluigi – ndr), ma alla Uyba ci tengo eccome: e queste farfalle sono già riuscite a farmi emozionare (a Castellanza, in occasione della gara con Chieri, Francesca scoppiò in un pianto a dirotto proprio alle spalle della nostra postazione -ndr). Ma del resto la responsabilità di dimostrarsi capace e sempre all’altezza, unita alla tensione e alle pressioni accumulate da quando mi sono buttata a capofitto in questa avventura, hanno finito per mettere in mostra il mio lato più umano e fragile.

La rivoluzione interna

Prima la società si basava su poche persone che sapevano fare tutto, fra cui Giorgio e Milvia che per noi erano dei punti fermi; ora però dobbiamo cercare di dare una professionalità più verticale. Anche perchè ogni venerdì, nell’allineamento commerciale con la capogruppo in America, noi dobbiamo comunque dare conto alla casa madre: e per farlo dobbiamo avere sotto controllo la situazione, con numeri certi in ogni settore.

Chiusura cancelli

Non c’è nessuna preclusioni verso i tifosi, come ho sentito dire. I tifosi restano e resteranno sempre i benvenuti all’Arena, alle partite come agli allenamenti. Avendo però la responsabilità di tantissime ragazze e bambine, che ogni giorno frequentano il nostro impianto (peraltro con ottimi risultati), abbiamo deciso di creare un unico ingresso, in modo da poter avere più sotto controllo gli accessi.

Adf, abbonamenti e terzo tempo

Ci piacerebbe riorganizzare l’interno dell’Arena, in modo che gli Adf possano essere ancora più centrali e trainanti per il tifo, avvicinando loro giovani tifosi: di scuole e società affiliate. E già che siamo in argomento, oltre a ribadire che il prezzo degli abbonamenti non subirà aumenti, mi piacerebbe sviluppare l’idea di “ogni gara un evento”: non solo con il terzo tempo già adottato in alcune gare della scorsa stagione, ma anche con un pre-partita riservato ad iniziative ad hoc: pranzi, attività, concerti, presentazione libri, attività in generale.

Maxi schermo e palestra

Sono progetti entrambi importanti che portiamo avanti: il maxi schermo perché consentirebbe alla nostra Arena di avere ancora più appeal come location in caso di eventi extra; la palestra perché ridurrebbe notevolmente i costi di gestione, evitando alla squadra di dover allontanarsi da Busto in caso di manifestazioni già programmate.

Beach volley

Con l’idea di far vivere sempre più l’Arena, e valorizzare i campi da beach volley esistenti (fruibili anche con l’app di playtomic), nei prossimi giorni inaugureremo l’estivo, attrezzandolo con un chiringuito

Uyba Francesca Viganò – MALPENSA 24