A Valganna una storia autobiografica di violenza domestica e rinascita

VALGANNA – La testimonianza di un passato difficile ma anche il racconto di una rinascita. È la storia della scrittrice Alessia Pizzuti (nella foto), che nel suo libro “L’eco della tua voce” ha voluto raccontare l’esperienza di violenza domestica vissuta in prima persona, fino al percorso di ripartenza che ha intrapreso. Un messaggio di speranza dedicato alle donne che sarà al centro di un incontro a fine mese a Valganna.

Aperitivo letterario

L’appuntamento con l’aperitivo letterario intitolato “Che possa essere luce per sempre” è per sabato 27 maggio alle 17.30 presso la sede della Pro loco di Valganna (Prato Airolo – piazza Grandi 1). Alessia Pizzuti presenterà il suo volume e la sua storia. La scrittrice sostiene il Progetto Dea (Donne Empowerment Accoglienza), rivolto alle donne vittime di violenza per aiutarle a trovare un lavoro e una casa, per ricominciare da capo. Un’iniziativa della Fondazione Felicita Morandi, che ha preso il via alla fine dello scorso anno e che in questi mesi ha messo a segno i primi risultati: alcune donne hanno già trovato un’occupazione.

L’incontro

Ad accogliere la scrittrice ci saranno Giovanna Scienza, presidente di Fondazione Felicita Morandi; Eleonora D’Antonio, coordinatrice Progetto Dea; Federica Calvi, responsabile Area socio educativa; Bruna Jardini, sindaco di Valganna. Al termine della presentazione sarà possibile degustare un apericena preparato dalla Pro loco di Valganna al costo di 10 euro. L’incontro, organizzato dalla Fondazione Felicita Morandi e dalla Pro loco di Valganna, è sostenuto dai comuni di Valganna, Cadegliano Viconago, Cunardo, Brezzo di Bedero, Cugliate Fabiasco e Marchirolo con la Comunità Montana del Piambello. Tutti i proventi delle vendite del libro e dell’aperitivo verranno devoluti a Fondazione Felicita Morandi per il progetto Dea.

La descrizione del libro

La testimonianza di un passato che, mescolandosi al presente, ha condotto una figlia verso l’obiettivo di riportare alla luce quella moltitudine di ricordi legati al tema sociale della violenza domestica, infantile e psicologica. Un tentativo analitico, oltre che introspettivo, di guardare a tutto ciò che ha circondato una bambina, divenuta poi adolescente accanto alla propria madre. Qui si cela l’esempio di come, nel bel mezzo di un mare in tempesta, due mani tese possano fare la differenza. Una vita come tante, ma al tempo stesso differente, colma di lati oscuri e di ostacoli, che hanno dato origine ad una donna dalle infinite sfumature. Così, immergendosi fra i ricordi e rituffandosi in quel sollievo che due braccia hanno offerto quando tutto sembrava impossibile, ci si rincontra tra le pagine di un libro in cui si contrappongono tristezza e gioia… paura e coraggio… morte e vita. Ma questo è anche il racconto di una rinascita, oltre che un mezzo attraverso il quale si tenta di comunicare con l’anima, senza dimenticarsi delle proprie radici.