La Openjobmetis Varese subisce una dura lezione da Milano

Varese Basket Supercoppa Milano

VARESE – Porte chiuse alla Enerxenia Arena per l’esordio stagionale della Openjobmetis Varese. Una astinenza da basket durata quasi 7 mesi per l’emergenza Covid-19. Ai tifosi non resta altro che soddisfare la propria curiosità guardando i ragazzi di coach Attilio Caja sulla diretta proposta su Eurosport Player. Esordio nel girone di Supercoppa contro la super-corazzata Ax Echange Milano (il girone comprende anche le altre lombarde Brescia e Cantù, avversarie nelle prossime giornate).

L’inizio del match

Coach Ettore Messina lascia a riposo “Chacho” Rodriguez, Vlado Micov e Kaleb Tarcewsky, ma i 12 iscritti a referto sono comunque super campioni. La Openjobmetis schiera in quintetto Ruzzier, Javokics, Strautins, Andersson e naturalmente il più atteso, l’ex di turno Scola. Il differenziale in termini fisici ed atletici tra le due formazioni è subito clamoroso e Attilio Caja chiama time-out al 6’ sul 6-17, con Punter e Delaney autori di 15 punti in due. L’ingresso di Morse (soprattutto), De Nicolao e Douglas regala maggiori energie ai varesini (parziale di 5-0). E’ però un fuoco di paglia perché l’Olimpia Milano continua a martellare dall’arco con incredibile continuità (7 triple e 16-32 alla prima sirena).

All’intervallo -19, ma anche cose buone

La partita continua più o meno sullo stesso canovaccio, però incominciano ad arrivare alcune note positive per la Openjobmetis, naturalmente al netto della differenza tra le due squadre. Innanzitutto Scola fa vedere perché è chiamato El General e perché ha una carriera straordinaria nella pallacanestro. E poi Morse dimostra un atletismo incredibile, degno dei “giganti” di Milano. Certo, le lampadine del tabellone illuminano un eloquente 41-59 all’intervallo, ma pensiamo che il punteggio sia l’aspetto che meno interessi a coach Attilio Caja. Almeno in pre-campionato.

Nel secondo tempo Milano dilaga

Come previsto, dopo l’intervallo, il punteggio si dilata ulteriormente. Non potrebbe essere altrimenti, vista la differente profondità dei due roster e una Milano già rodata dal punto di vista fisico. D’altra parte l’obiettivo dei milanesi è raggiungere la final four di Eurolega, quindi parliamo di obiettivi ben diversi. La fredda cronaca racconta di una Ax Echange Milano che gioca un’altra partita, però la Openjobmetis ha il merito di non mollare nell’atteggiamento.

Aspetti da migliorare e note positive

In casa Openjobmetis ci sono certamente margini su cui lavorare. Innanzitutto la difesa e la gestione delle palle perse. Poi una maggiore fluidità in cabina di regia, con Ruzzier e De Nicolao troppo timidi nella gestione della palla, tanto che Caja ha spesso utilizzato il “multi-uso” Javokics nel ruolo di playmaker. La condizione di Scola e, soprattutto, di Douglas può crescere e crescerà, visto che sono i due giocatori più importanti del roster. Però l’attacco deve trovare anche qualche altro protagonista. Tra le note positive è piaciuto l’atletismo di Morse (scommessa pescata nel sommerso della A-2) e capitan Ferrero è la solita certezza. Luis Scola, quando si accende, ha colpi da fuoriclasse assoluto, nonostante i 40 anni sul passaporto.

Il tabellino

OpenjobMetis Varese- Ax Echange Milano: 77-110 (16-32; 41-59; 60-92)

OpenjobMetis Varese: Ruzzier 5, Jacovics 10, Strautins 9, Anderson 2, Scola 21; De Nicolao, Douglas 9, Ferrero 6, De Vico 4, Morse 11, Librizzi n.e., Van Velsen n.e. Coach Caja.

Ax Echange Milano: Delaney 13, Punter 19, Brooks 3, Shields 10, Hines 6; Moretti 6, Cinciarini 2, Roll 12, Moraschini 17, Da Tome 12, Leday 10. Biliga. Coach Messina.

 

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