VARESE – Continuano senza sosta i controlli da parte dei carabinieri del comando provinciale di Varese per far rispettare le limitazioni imposte dal decreto Conte al fine di contenere il contagio da Covid-19. Ieri, venerdì 20 marzo, i militari hanno controllato complessivamente 479 persone, denunciandone 34 per inosservanza dei divieti. Tutti in regola, invece, i 58 esercizi commerciali dove i carabinieri hanno eseguito gli accertamenti.
Fermato mentre raggiungeva la seconda casa
A Cuvio i militari della locale stazione hanno denunciato sei persone per inosservanza del divieto di spostamento. Tra questi, due richiedenti asilo ospiti di una struttura i quali erano a spasso per la cittadina, tre giovani poco più che ventenni che alle 23 erano in giro in macchina invece di stare a casa ed un 18enne di Maccagno che si trovava a Cuveglio con la sua moto, forse a trovare qualche amico. La stessa denuncia è scattata per un albanese di 30 anni che a Laveno Mombello si trovava in giro senza alcun motivo, mentre i carabinieri di Maccagno hanno sanzionato un uomo che si stava raggiungendo la seconda casa contrariamente a quanto imposto dalle restrizioni in materia.
False analisi mediche
A Marchirolo i carabinieri della stazione hanno effettuato posti di controllo lungo la S.S. 233 intimando l’alt ad un’utilitaria guidata da un 40enne del posto. Dalla verifica in banca-dati è emerso che stava guidando con patente già sospesa per guida in stato di ebbrezza comminata l’anno scorso. Per questo motivo il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo con una sanzione che va dai 2 agli 8mila euro. Un altro trasgressore ha invece dichiarato per iscritto di essere uscito per raggiungere un centro di analisi. È stato denunciato per false dichiarazioni in quanto, dalle verifiche successive fatte dai carabinieri, il luogo da lui dichiarato era chiuso.
Grigliata nel parcheggio del supermercato
Sempre i militari di Marchirolo, su chiamata di alcuni cittadini, hanno raggiunto il parcheggio sopraelevato di un supermercato di Lavena Ponte Tresa. Lì vi erano 4 persone intente a cuocere carne alla brace. Certi di non essere visti, due uomini e due donne sono stati sorpresi mentre grigliavano le braciole e sanzionati secondo la normativa in vigore, oltre che essere stati invitati a liberare immediatamente lo spazio occupato.