Processo Aspem Reti: fatture al setaccio per la manutenzione del lido Schiranna

VARESE – Affidamento diretto o contratto in Global service? Il dilemma (a questo punto) giudiziario è il cuore del processo Aspem reti e gestione del lido Schiranna, che oggi, 1 giugno, è tornato in aula. Durante l’udienza a dibattere su quale delle due procedure di affidamento lavori fosse quella corretta sono stati le parti civili, Marco Lacchin, per il Comune (l’accusa), il pm Lorenzo Dalla Palma e i difensori guidati dall’avvocato Alberto Zanzi sono giunti al punto. Ci sono, lo dicono i consulenti delle parti, 26 fatture con oggetti affini ma non meglio specificati, al di sotto dei 40 mila euro. Alcune si fermano a 39mila euro. Alcune riportano date molto ravvicinate. In aula c’era anche Ciro Calemme, ai tempi presidente del cda di Aspem Reti.

Dettagli, mica tanto

Dettagli che per l’accusa stanno a significare che è stata favorita una ditta “amiche, la qual.,ale, a incarico ricevuto, avrebbe potuto retrocedere qualcosa. Stare sotto la soglia dei 40 mila euro di lavori, infatti, consente l’affidamento diretto dei lavori e di bypassare la gara pubblica. Non solo. Per il consulente di parte civile, inoltre, un contratto con bando Global service, ovvero comprensivo di interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria, al ribasso, avrebbe consentito ad Aspem un risparmio al ribasso tra il 15 e il 20%.

Per l’accusa al contrario l’affidarsi una tantum, in caso di necessità a una ditta di fiducia, sempre la stessa, con uno sconto del 2% avrebbe comunque consentito un risparmio. E un Global service in genere comprende anche servizi che potrebbero non essere consumati, a differenza della “chiamata alla bisogna”, dove invece si paga l’intervento.

Global o no global?

Ora il nocciolo è stabile se gli interventi, alcuni molti ravvicinati, fossero prevedibili oppure no? E quale soluzione sarebbe stata la migliore. Per l’accusa la chiamata l’affidamento sempre alla stessa ditta permetterebbe di ritoccare le fatture e retrocedere al partito il surplus ottenuto con l’incarico diretto. Per la difesa il non pagare il Global service significava invece un risparmio: perché sborsare soldi pubblici per servizi dei quali magari non si sarebbe usufruito mai?

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