di Matteo Bianchi*
Fonti di via Arenula annunciano che il Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, ha chiesto all’ispettorato di “svolgere con urgenza i necessari accertamenti preliminari” sul caso gestito dal Tribunale e Procura di Varese in merito all’uccisione di un bambino a Morazzone per mano del padre.
Avevo espresso fin da subito il mio convincimento sul fatto che il Ministro Cartabia avrebbe attenzionato a dovere le decisioni prese dagli enti preposti, antecedentemente ai drammatici fatti successi nel nostro paese di Morazzone.
Tutti i cittadini si pongono domande sul perché e se si fosse potuto evitare un dramma simile. Anche se fosse stato solamente affrontata con superficialità la questione, i gravi fatti avvenuti portano a chiedersi dove ricercare responsabilità di chi deve tutelare i soggetti indifesi come i minori. Se qualcuno non ha avuto accortezze adeguate deve assumersi le conseguenze del caso e se qualcuno ritiene che le maglie delle norme non siano sufficientemente stringenti, lo faccia presente.
Tuttavia, le Istituzioni non possono permettersi di scarsicarsi vicendevolmente responsabilità. Lo Stato ci deve essere e deve dare una risposata chiara e ferma, anche nel processo che verrà nei confronti dell’omicida: certezza della pena e tutela dei più deboli, credo siano temi imprescindibili.
Sicuramente depositerò interrogazione od interpellanza annunciata ed attendiamo risultanze dell’ispezione ministeriale.
Ringrazio sin d’ora il ministro Cartabia e rinnovo la fiducia nelle Istituzioni. Annuncio infine la mia presenza ai funerali del bimbo all’oratorio di Schianno venerdì 7 gennaio alle 14:30.
*parlamentare della Lega, già sindaco di Morazzone
L’omicidio di Morazzone, quando le garanzie di legge falliscono
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