MALPENSA – Nessuna ricapitalizzazione all’orizzonte e la conferma del piano di sviluppo delle rotte intercontinentali da Malpensa. Due punti fermi nel prossimo futuro di Air Italy, confermati dal Cco Rossen Dimitrov in una lunga intervista rilasciata oggi 3 giugno al Sole24Ore a margine dell’assemblea della Iata a Seul.
Rotte intercontinentali
Gli ambiziosi piani di partenza annunciati sedici mesi fa – 50 aerei entro il 2020 – sono stati ampiamente ridimensionati. Ma secondo Dimitrov il piano di sviluppo intercontinentale su Malpensa continuerà, grazie anche ai due A330-200 per voli di lungo raggio che si aggiungeranno il prossimo anno ai cinque attuali. «New York e Miami sono fisse tutto l’anno. Stanno dando buoni risultati. Quest’anno vanno meglio dell’anno scorso. Poi abbiamo le rotte estive per San Francisco e Los Angeles, nel prossimo inverno le interromperemo e faremo Mombasa, Zanzibar e Maldive, poi le riprenderemo nell’estate successiva».
I numeri
Il dirigente della compagnia aerea ha svelato che da febbraio 2018 – ovvero da quando Meridiana è rinata con il brand Air Italy – allo scorso marzo sono stati trasportati 2,4 milioni di passeggeri. Tanti ma non ancora sufficienti a rimettere in ordine i conti. La compagnia è in perdita («Alcune rotte sono redditizie, altre no»), ma non c’è bisogno di una ricapitalizzazione.