BUSTO ARSIZIO – Spuntano i ponteggi all’ex calzaturificio Borri: servono per eseguire i lavori di rifacimento del tetto a cura del Gruppo Alfano, l’operatore privato che ha edificato la Coop. Il sindaco Emanuele Antonelli aveva più volte sollecitato l’intervento, anche nel consiglio comunale di approvazione del bilancio (prima di Natale), dato che il progetto era stato approvato a fine ottobre. Ma sulla destinazione da dare allo storico immobile non ci sono ancora ipotesi concrete sul tavolo.
L’intervento
La giunta aveva dato il via libera alla fine di ottobre (dopo aver incassato il sì della Soprintendenza) al progetto definitivo/esecutivo della manutenzione delle coperture della parte storica e da conservare dell’immobile, quella che si affaccia su viale Duca d’Aosta. La “fase 2” della riqualificazione, interamente a carico dell’operatore privato (Gruppo Alfano) che ha costruito la Coop. Un intervento da 250mila euro: si prevede la completa rimozione, smaltimento e ripristino del manto di copertura, che risultano ammalorati, oltre alla sostituzione di lattonerie e pluviali. Da palazzo Gilardoni erano stati mandati diversi solleciti ad intervenire e ad eseguire i lavori concordati. Ma evidentemente i rapporti, dopo la maxi-causa da 5,6 milioni intentata da Coop, non sono propriamente idilliaci. Ora però i lavori sono iniziati.
I passaggi
Dopo il primo step di interventi sull’ex Borri, quelli relativi allo smantellamento del tetto in eternit dei capannoni sul retro della porzione principale dell’ex calzaturificio, manca solo da portare a termine la parte del progetto relativa alla sistemazione delle facciate, stralciata in questa fase dato che la Soprintendenza ha sospeso l’autorizzazione a quegli interventi «in attesa di sostanziali integrazioni e correzioni al progetto». Resta ancora un rebus invece la destinazione del complesso di viale Duca d’Aosta. Allo stato attuale non ci sarebbero sul tavolo ipotesi concrete di recupero del Borri.
