Alta tensione nel centrodestra per il nuovo scontro tra Cassani e Antonelli

VARESE – Emanuele Antonelli, un candidato sull’orlo di una crisi di nervi, non riesce a gioire nemmeno nel giorno in cui la coalizione gli presenta oltre 300 firme a sostegno della sua discesa in campo per conservare la presidenza della Provincia. E, infatti, si scontra pesantemente con il sindaco di Gallarate Andrea Cassani, nonché segretario provinciale della Lega. Ed è la seconda volta che accade nel giro di pochi giorni. Segno che la tensione è altissima e la colonnina del termometro del centrodestra continua a salire. Ma andiamo con ordine e proviamo a ricostruire quanto accaduto nella chat del coordinamento provinciale.

Chat rovente

La chat in questione è quella del coordinamento provinciale dove, in occasione della raccolta firme per le elezioni di Villa Recalcati, sono stati inseriti anche coloro che hanno lavorato per la sottoscrizione della candidatura. A dare vita al cinema pare siano state alcune richieste di Cassani rivolte al collega di Busto. Domande che sono rimaste tali in quanto Emanuele Antonelli non avrebbe dato risposta. A questo si aggiunga il fatto che proprio nella giornata di oggi (sabato 7 gennaio) il centrodestra ha diramato un comunicato stampa trionfale sul numero di firme raccolte e che verranno depositate domani a Villa Recalcati. Nota che – dicono i ben informati – non avrebbe ricevuto l’ok del Carroccio, ma che è stata comunque inviata alla stampa.

Insomma precisazioni che hanno fatto tappare la vena al sindaco di Busto. Che pare abbia risposto per le rime al segretario provinciale leghista. Botta e risposta dove non è nemmeno mancato l’esclusione dalla chat. Sul monitor dello smartphone di Antonelli è apparso un “Cassani ti ha rimosso”.

I nervi a fior di pelle

Prima il balletto del “mi candido, non mi candido”; poi la lettera alla Santanché in difesa di Lattuada, letta da molti come un aut aut sulla propria candidatura in Provincia e ora il pesante scazzo con Cassani. Nel centrodestra c’è chi tira una conclusione: Emanuele Antonelli è alla ricerca di un casus belli per mandare a carte e quarantotto la sua corsa alla riconferma da presidente.

Vero o non vero che sia, lo può sapere solo lui. Quel che traspare è che il sindaco di Busto ha dato vita a un continuo braccio di ferro: ora con i Fratelli di partito, ora con gli alleati di coalizione. E l’episodio di oggi va in tutt’altra direzione rispetto a chi sta lavorando per distendere il clima in vista del doppio e strategico appuntamento elettorale.

Pellicini spegne i fuochi

Prima che l’incendio divampi, non dimentichiamo che a Gallarate e a Busto le due maggioranze vivono sul binomio Lega – Fratelli d’Italia, il coordinatore provinciale Andrea Pellicini interviene con spirito salomonico: «Voglio derubricare la questione a piccoli dispetti tra Cassani e Antonelli. Screzi che non vanno a intaccare il buon lavoro fatto dalla coalizione e da tutti i militanti dei partiti che la compongono. L’alleanza non è assolutamente in discussione».