LEGNANO – Nonostante le ripetute richieste di un confronto sulla nostra proposta di accertamenti urgenti dei fenomeni di inquinamento dell’Olona, il tavolo dei sindaci per ben tre volte si è riunito senza prenderci in considerazione. Ha semplicemente manifestato l’intenzione di “coinvolgere” in futuro le associazioni, senza peraltro indicare gli Amici dell’Olona fra i beneficiari di questo coinvolgimento.
Noi non siamo interessati al coinvolgimento sulla gestione di scelte già assunte perché la nostra natura ci impone di essere liberi di giudicare di volta in volta con critiche o con lodi le decisioni di chi governa. In questo momento purtroppo prevale la critica perché avete bocciato l’idea degli accertamenti urgenti, indispensabili per scoprire le origini e le responsabilità degli inquinamenti, e avete preferito affidare al Consorzio del fiume Olona compiti generali di controllo.
Controlli affidati a chi compie scempi ambientali
Questo Consorzio è stato fautore materiale dello scempio dell’habitat di biodiversità sulle sponde del fiume all’isola del Castello e sarebbe stato opportuno chiedere preventivamente il suo impegno a non ripetere simili vandalismi ambientali. Comunque, a fronte di un compenso di 25.000 euro più l’Iva, dovrebbe compiere operazioni che nulla avrebbero a che vedere con l’accertamento urgente e che competerebbero un ulteriore passaggio burocratico.
È previsto infatti che il Consorzio eseguirà una campionatura quindicinale delle acque del fiume, quando si troverà in condizioni di magra, anche se non risulteranno fenomeni di inquinamento. Inoltre in caso di segnalazioni a chiamata dei “referenti comunali” dovrà eseguire un sopralluogo e dare al referente comunale le informazioni utili per contattare e attivare Arpa.
Nostre proposte semplici ed economiche
La nostra proposta è molto più semplice e molto meno costosa. Chiediamo solamente che i sindaci diano disposizione ai vigili urbani, che sono agenti di polizia giudiziaria, di intervenire a fronte delle segnalazioni e di compiere gli accertamenti urgenti previsti dall’art. 354 del codice di procedura penale, scattando fotografie, prelevando campioni di acqua, descrivendo il fenomeno e la sua estensione a monte e redigendo un verbale da inviare alla Procura della Repubblica e ad Arpa.Questo servizio rientra già nei compiti di polizia giudiziaria di assicurare le prove.
Il servizio di pronto accertamento potrebbe essere assicurato gradualmente anche da un solo Comune per poi estendersi agli altri Comuni che si renderanno disponibili. L’auspicabile collaborazione fra i Comuni potrebbe consistere in una convenzione, di semplice predisposizione, che consenta in caso di urgenza e di necessità ai vigili urbani di operare come agenti di polizia giudiziaria anche al di fuori del loro territorio in modo da sopperire alla carenza di personale nei piccoli Comuni.
Occorre tenere presente che gli episodi di inquinamento sono fortunatamente pochi nell’arco di un anno, anche se possono essere devastanti. Il servizio dovrebbe essere reso negli orari di disponibilità dei vigili di ogni singolo Comune e, se matureranno le condizioni, potrebbe essere esteso successivamente. Quindi di fatto non comporterebbe i costi elevati previsti per il servizio del Consorzio.
Preventivi esagerati e fantasiosi
Purtroppo dal verbale della vostra riunione del 12 dicembre 2022 risulta che il rifiuto degli accertamenti urgenti è stato determinato dalla fantasiosa e infondata prospettazione di circa 300.000 euro di costi presentata dal Comune di Legnano, che sta svolgendo il ruolo di capofila. Per questa ragione vi chiediamo un confronto diretto per illustrare meglio la nostra proposta, affinché possiate tenerne conto senza i travisamenti sino ad ora intervenuti. In conclusione, vi richiediamo solamente di essere coerenti con la vostra adesione alla mozione del consiglio comunale di Legnano, che prevedeva al punto 2 il pronto intervento di accertamento.
Franco Brumana
Presidente associazione Amici dell’Olona
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