Berlusconi ai forzisti di Varese: «Io unico leader politico che ha sempre lavorato»

Foto di gruppo dei forzisti con ospite anche Pellicini candidato di Fratelli d’Italia in coalizione

VARESE – «Chi vuole meno tasse, meno burocrazia e più giustizia e lavoro per i giovani non può che votare Forza Italia. Solo noi siamo credibili perché abbiamo dimostrato di saper realizzare le promesse fatte. E se guardiamo gli altri leader, a differenza mia, è gente che non ha mai lavorato». Queste le parole di Silvio Berlusconi ai militanti di Forza Italia. Il Cavaliere, infatti, è intervenuto via telefono all’appuntamento elettorale azzurro, che ieri (lunedì 19 settembre) si è tenuto nella sala convegni di Aler Varese.

La telefonata del Cavaliere

Sala piena all’Aler

Tutti schierati a partire dalle donne in lista ovvero le onorevoli Melania Rizzoli e Cristina Rossello, assieme ad Andrea Orsini e Simone Longhini e Licia Ronzulli a un tavolo moderato da Davide Pagani. La serata, aperta dal coordinatore provinciale azzurro facente funzioni Giuseppe Taldone, ha visto anche la presenza di Andrea Pellicini, già sindaco di Luino e candidato all’uninominale per la Camera dei deputati dell’intera coalizione di centro destra. Nell’organizzazione della serata fondamentali sia Rosa Tagliani, responsabile Azzurro Donna Provinciale che Gigi Landolfi, responsabile provinciale organizzazione così come tutti i commissari locali e dirigenti di partito intervenuti.

È toccato all’onorevole Andrea Orsini riassumere brevemente i capisaldi del programma elettorale azzurro che vede nel “no all’oppressione burocratica, giudiziaria e fiscale” i tre capisaldi del programma azzurro così come Simone Longhini ha descritto quelle che dovranno essere le altre priorità del partito nel futuro governo ovvero cultura, sicurezza con il rilancio e lo sviluppo del turismo.

Nel corso del suo collegamento Silvio Berlusconi ha ribadito l’importanza di andare a votare, spiegato la ricetta fiscale di Forza Italia con la riforma della Flat Tax al 23%, la no tax area fino al 13% e la collocazione atlantista ed europeista degli azzurri ricordando le radici liberali, cattoliche e riformista del partito e, non ultimi, i provvedimenti in cantiere anche per aziende, anziani così come l’attenzione alla politica estera.