Il dg Bonelli saluta l’Asst Sette Laghi: «Mandato di emergenza e investimenti»

VARESE – Si chiude con un anno d’anticipo il mandato del direttore generale dell’Asst Sette Laghi Gianni Bonelli. Un mandato segnato pesantemente dal Covid, «ma non voglio passare come il direttore che ha gestito, credo nel miglior modo possibile, la pandemia. In questi anni, grazie alla squadra che mi ha sostenuto, abbiamo centrato traguardi importanti, perché non abbiamo mai rinunciato a guardare avanti».

Bonelli saluta con un anno d’anticipo rispetto al mandato quinquennale e lo fa – spiega il dg – poiché «ho avuto un’occasione alla quale non potevo dire no. Andrò al Mondino di Pavia, un importante istituto di ricerca di riferimento nazionale. Varese è stato un capitolo per me importante e ricco di soddisfazioni professionali e personali». Saluta anche il direttore sociosanitario Ivan Mazzoleni, che andrà all’Ats di Bergamo a ricoprire il ruolo di direttore amministrativo. E in attesa di una nuova nomina, che spetterà al successore di Bonelli, le funzioni della direzione sociosanitaria saranno affidate a Lorenzo Maffioli.

La pandemia

«Ha caratterizzato quasi tutto il mio mandato – ha spiegato – l’azienda ha messo in campo uno sforza enorme dimostrando di saper rispondere in un momento di grande e prolungata emergenza. Oltre ad aver gestito una campagna vaccinale di massa senza grandi intoppi se si escludono un paio di giornate critiche nell’hub allestito alla Schiranna».

La squadra della direzione

Bonelli ha ringraziato la squadra dirigenziale che collaborato in maniera più stretta durante il suo mandato. Nella foto qui sotto, la direzione dell’Asst Sette Laghi, da sinistra: Ivan Mazzoleni, direttore sociosanitario; Bonelli, il direttore sanitario Lorenzo Maffioli e il direttore amministrativo Ugo Palaoro.

Guardare avanti

«Non abbiamo rinunciato a portare avanti le linee di sviluppo fissate all’inizio del mio mandato – ha proseguito Bonelli – Ne ho individuati una decina che credo meritino di essere sottolineati oltre alla gestione dell’emergenza Covid e alla campagna vaccinale».

Bonelli è partito dal futuro dell’ospedale di Cuasso al Monte, dove è previsto un investimento di 24 milioni di milioni di euro con inizio lavori nel 2026. A questi si aggiungono 3 milioni di euro per l’ospedale di comunità (fine lavori nel 2023). La struttura avrà una destinazione sanitaria ben precisa: sarà un Istituto clinico e di ricerca per le malattie polmonari.

Ha poi ricordato l’implementazione tecnologica dell’ospedale hub, il Circolo, ora allineato con le strutture nazionali all’avanguardia. Senza dimenticare gli ospedali spoke di Cittiglio, Angera, Tradate «dove abbiamo aumentato servizi e volumi di prestazioni». Tra i traguardi c’è anche l’avvio dello sviluppo del polo territoriale e il completamento del polo dell’ospedale Del Ponte. E ancora: lo sblocco dei cantieri e gli investimenti strutturali in ogni ospedale per un valore complessivo di lavori di 150 milioni di euro. Da non dimenticare: il nuovo assetto organizzativo e grade attenzione alle progettualità di matrice sanitaria, ma anche sociale come la Casa della nutrice.

Azienda in salute

«Parto da Cuasso – ha detto il Bonelli – La struttura diventerà un polo di riferimento nell’ambito sanitario delle malattie polmonari e potrà contare anche su una seda a Varese per la gestione delle fasi acute. Sull’implementazione tecnologica vorrei ricordare l’introduzione della chirurgia robotica oltre ad aver programmato il potenziamento di strumentalizzazione». Ambito a cui vanno annoverati il finanziamento per la sala operatori ibrida, «la gara è stata aggiudicata e stiamo parlando di un progetto da 3,2 milioni euro» e l’acceleratore lineare inaugurato recentemente da Letizia Moratti.

«Lascio – ha concluso Bonelli – un’azienda sana e che ha avviato una serie di percorsi di sviluppo già tracciati e che garantiranno un ulteriore salto di qualità».