Busto, all’Ite Tosi non brucia la Giöbia. Come tre anni fa. Lega contro la preside

BUSTO ARSIZIO – Niente falò della Giöbia all’ITE Tosi, la Lega Giovani non ci sta: «Quest’anno non ci sono scuse. È chiara l’intenzione di eliminare una tradizione». Sotto accusa finisce la professoressa Amanda Ferrario, preside dell’Istituto di viale Stelvio, già al centro delle polemiche politiche (allora cavalcate soprattutto da Fratelli d’Italia) nel 2020, quando la festa della Giöbia fu annullata, interrompendo una tradizione che andava avanti ormai da anni.

La denuncia

I militanti della Lega Giovani con l’europarlamentare Isabella Tovaglieri

Stavolta a denunciare il caso della mancata festa della Giöbia all’ITE Tosi, sono gli ex “Giovani Padani”, oggi Lega Giovani, che come ogni anno esporranno domani mattina, 26 gennaio, in piazza Santa Maria il loro fantoccio (per ora top secret) insieme a quelli che verranno bruciati nella manifestazione ufficiale del Comune: «Avevamo voluto credere alla “buona fede” della preside Ferrario quando, tre anni fa, con la scusa di un incontro con studenti e professori internazionali che si sovrapponeva all’evento, lo stesso era stato cancellato rimandando ad altre iniziative di cui tra l’altro non abbiamo mai trovato traccia – attacca Stefano Lupi, già coordinatore del gruppo Lega Giovani e attualmente responsabile organizzativo della Lega di Busto – ora però dopo due anni di pandemia in cui purtroppo non era possibile organizzare nulla, si è persa l’occasione per tornare alle buone abitudini del passato. È chiaro dunque come l’intento sia quello di eliminare la “Giöbia del Tosi” e con essa l’occasione di far vivere ai numerosi studenti provenienti da fuori città una tradizione molto sentita per motivi che al momento non ci risultano comprensibili».

«Decisione senza senso né fondamento»

«La decisione della preside del Tosi di non organizzare la Giöbia per il quarto anno consecutivo non ha alcun senso – sostiene Thomas Guerini, coordinatore del gruppo Lega Giovani di Busto Arsizio – dopo tre anni di pandemia e giustificazioni la scelta di cancellare anche quest’anno l’evento per ragioni di sicurezza non trova alcun fondamento, soprattutto se consideriamo che scuole di grado inferiore partecipano a quella che è ormai una tradizione secolare della città di Busto, a cui purtroppo quasi un’intera generazione di studenti dell’Istituto non ha avuto l’occasione di assistere o partecipare». Per i giovani salviniani infatti, «dopo l’emergenza pandemica questa poteva essere l’occasione ideale per far conoscere ai ragazzi l’importanza della Giöbia nel nostro territorio ma il Dirigente ha deciso di non cogliere la palla al balzo, senza nemmeno coinvolgere gli studenti o i rappresentanti di istituto. Quest’anno non ci sono scuse!». Thomas Guerini rilancia così agli studenti dell’ITE, come già tre anni fa, «l’invito da parte della Lega Giovani a partecipare al nostro falò o a uno degli altri».

Mobilitazione per le tradizioni

Sul tema si mobilita anche Riccardo Guzzetti, coordinatore provinciale Lega Giovani: «La Giöbia del Tosi permetteva ai ragazzi di vivere una tradizione secolare del territorio e di sentirla allo stesso tempo propria, essendo sempre stata molto partecipata e non sovrapposta ad altri eventi della settimana». E Stefano Lupi si rammarica anche come ex studente ITC e tesserato all’associazione “Noi del Tosi”: «Ho più volte partecipato alle varie iniziative tra cui spiccava la Giöbia, sempre molto partecipata sia dai nuovi che dai vecchi alunni della “ragioneria” – racconta – al di la del falò, vi erano diverse iniziative collaterali come la cena con i piatti tipici che costituiva un’ottima occasione di aggregazione per incontrare ex compagni di scuola e professori, oltre a momenti di incontro tra le varie generazioni di studenti in cui si tramandavano vari aneddoti che permettevano di conservare la memoria storica dell’Istituto».

busto arsizio Giöbia ite tosi – MALPENSA24