Busto, lo stadio Speroni alla Pro Patria per altri sei anni. Artusa: «Testa, noi ci siamo»

Ipotesi Capienza Palasport Stadi

BUSTO ARSIZIO – Lo stadio “Speroni” verrà gestito dalla Pro Patria fino al 2030: lo ha deciso la giunta del Comune di Busto Arsizio, che ha deciso di «esercitare l’opzione per il rinnovo della convenzione in essere» con il club di Patrizia Testa (in scadenza tra un anno) «per altri sei anni alle stesse condizioni attuali». Per l’assessore allo sport Maurizio Artusa è un atto che serve «anche a far capire alla Presidente che noi ci siamo e crediamo in lei». In attesa di capire cosa riserverà il futuro della società.

La delibera di giunta

«La giunta, su proposta dell’assessore Maurizio Artusa – si legge nella nota diramata da Palazzo Gilardoni – ha approvato il rinnovo della convenzione tra il Comune di Busto Arsizio e l’Aurora Pro Patria 1919 per l’uso e la gestione del campo sportivo comunale, confermando le condizioni del contratto attualmente in essere e in scadenza nel maggio 2024, con esclusione della possibilità di ulteriore rinnovo alla scadenza. La convenzione prevede per il periodo 2024 – 2030 un canone annuale di 28.185,13 euro».

L’ultima “proroga”

La scadenza della convenzione – fissata per il 30 maggio 2024 – era incompatibile con le necessità del club, che per potersi iscrivere al prossimo campionato di serie C deve dimostrare di avere a disposizione un impianto sportivo per l’intera stagione 2023-2024, e quindi fino al 30 giugno del prossimo anno. Così Palazzo Gilardoni ha deciso di esercitare l’opzione del rinnovo della convenzione per altri sei anni, e dunque per il periodo 2024-2030. Una possibilità di “proroga” senza gara che non potrà ripetersi: scaduta la nuova convenzione, nel 2030 il Comune dovrà aprire un bando per la nuova concessione dello stadio di via Cà Bianca.

Il messaggio alla Presidente

«Un passaggio obbligato» lo definisce l’assessore allo sport Maurizio Artusa (nella foto). Ma anche «un passo per far capire a Patrizia Testa che noi ci siamo. E crediamo in lei». Il delegato della giunta Antonelli conferma l’attenzione del Palazzo per il club biancoblù ma non entra nel merito delle vicende societarie: «A noi interessa soprattutto che il settore giovanile della Pro Patria sia il terminale ultimo dei giocatori di valore della città, e su questo cercheremo di lavorare sin dalla prossima stagione sportiva per quello che sarà un lavoro di squadra con le altre società dilettantistiche minori».

La “pecunia”

Dal punto di vista economico il canone di “affitto” dello stadio rimane fermo alle cifre dell’attuale convenzione. Nella recente discussione sul conto consuntivo di Palazzo Gilardoni era emerso, per voce dello stesso Artusa, che nel corso del 2022 il Comune di Busto Arsizio aveva messo a bilancio circa 30mila euro di previsioni di entrata dallo stadio ma aveva incassato zero. Motivando i mancati introiti proprio con «la convenzione in via di ridefinizione» per lo stadio “Speroni”, anche a partire dalla necessità di quantificare i lavori fatti dalla Pro Patria sulla struttura. Ora con il rinnovo dell’accordo si “scongelerà” anche questa partita finanziaria.

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