Busto, mozione di Sabba «a supporto della Pro Patria»: maggioranza in difficoltà

Nel riquadro, Matteo Sabba

BUSTO ARSIZIO – Più Pro Patria per Busto: lo chiede Matteo Sabba, consigliere della lista Antonelli (gruppo che ha appena perso la sua capolista Patrizia Testa, dimissionaria dopo essere tornata al vertice della Pro Patria) e primo firmatario di una mozione «a supporto della Pro Patria». In cui si vuole impegnare il Comune a promuovere il brand del club biancoblù, con pannelli informativi per pubblicizzare partite e iniziative, ma anche striscioni e murales «per rinfocolare il legame tra città e squadra». Un’iniziativa che sta mettendo in difficoltà la maggioranza di centrodestra: non convince gli alleati, ma non può essere bocciata, pena il rischio di «passare per quelli che sono contro la Pro Patria».

La mozione

La discussione è in programma martedì prossimo, 28 giugno, nella seduta di commissione sport convocata dal presidente Orazio Tallarida, per poi andare al voto in consiglio comunale il giorno successivo. A firmare la mozione, oltre a Sabba, anche due degli altri consiglieri della Lista Antonelli, Chiara Colombo e il capogruppo Marco Lanza. Per i promotori del documento – riveduto e corretto dopo la riacquisizione da parte di Patrizia Testa, pur sottolineando che «i recenti scossoni societari han causato immaginabili paure» nella tifoseria – a Busto «la politica locale può e deve rinfocolare il rapporto tra cittadini e squadra biancoblu, e come ha fatto e sta facendo, sistemare lo stadio e implementare altre strutture finalizzate all’attività agonistica della prima squadra e del settore giovanile».

Gli impegni

Tra gli impegni che la mozione chiede all’amministrazione, «pannelli in prossimità di scuole, parchi e stazioni per consentire alla società Pro Patria e ai propri tifosi organizzati di pubblicizzare le partite casalinghe, le trasferte e la classifica», ma anche «striscioni» da posizionare «sulle principali arterie di traffico, in accordo con i gruppi di tifosi (Ultras, Pro Patria Club, Il Tigrotto)» e un bando per la realizzazione di «almeno quattro murales, allo scopo di tenere vivo l’amore identitario per la squadra, in punti strategici della città, tra cui almeno uno in pieno centro». Fino ad invocare «un ampliamento» del Pro Patria Museum, oggi “confinato” in due locali sotto le tribune dello stadio Speroni.

Dilemma in maggioranza

Il documento sta facendo discutere all’interno della maggioranza di centrodestra. Perché la Pro Patria sta a cuore a tutti, almeno a parole, ma certi impegni, agli occhi di alcuni consiglieri ed esponenti politici della coalizione di governo, rischiano di “creare un precedente” rispetto alle tante eccellenze sportive di squadra della città (pensiamo solo alla pallavolo con due squadre tra A1 e A2, alla ginnastica campione d’Italia o al basket femminile neopromosso in serie B). Un dilemma da risolvere in fretta. Anche perché, come afferma a “microfoni spenti” un importante esponente dell’amministrazione, «non possiamo non votare una mozione a supporto della Pro Patria, altrimenti passeremmo per quelli che sono contro il club». E anche i tifosi, pochi o tanti che siano, votano.

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