SOLBIATE OLONA – Apre domani (sabato 21 novembre) il punto tamponi alla caserma Ugo Mara. E parte con 400 tamponi test già messi “in scaletta” da Ats Insubria. E MalpensaFiere diventa il punto di “pronto soccorso” avanzato gestito da Areu, un servizio strategico per il triage utile ad alleggerire una parte di attività dei ps. Chiude (ma non certo in maniera definitiva) il punto tamponi al Terminal 1 di Malpensa. Insomma la macchina dello screening nel Sud della provincia si prepara a una rivoluzione logistica. Che dovrà essere rapida e portare a migliorare la filiera del tracciamento del virus.
Drive through alla Ugo Mara
Si sposta a poche centinaia di metri il punto tamponi di riferimento per il Sud della provincia. Non sarà un trasloco immediato, bensì un’operazione che si dovrebbe completare nel giro di qualche giorno. L’obiettivo, infatti, è dirottare tutto lo screening che oggi gravita su MalpensaFiere nel piazzala del presidio Nato di Solbiate Olona. Che verrà gestito da Ats Insubria.
Areu a MalpensaFiera
Solo qualche giorno fa Fabio Lunghi, presidente di Camera di commercio (proprietaria del polo fieristico di Busto Arsizio) aveva annunciato la volontà dell’Ente camerale di mettere a disposizione MalpensaFiera come supporto all’attività ospedaliera e sanitaria in questa battaglia contro il Covid. Ora non sappiamo se tra le ipotesi di Lunghi ci fosse anche l’assetto che assumerà MalpensaFiera con l’arrivo di Areu, ma le intenzioni del presidente di Camera di Commercio stanno trovano subito i primi riscontri.
Già perché le postazioni dei tamponi molecolari, che rimarranno attive ancora per qualche giorno, si sposteranno tutte alla Ugo Mara. Negli spazi del polo fieristico invece, verranno allestite tende per i test rapidi dedicate alle scuole e gestiti sempre da Asst Valle Olona e il presidio Areu, in questo momento dislocato alla Nato. Dove sta svolgendo un’attività davvero importante di triage in supporto al sistema ospedaliero.
Sospeso il punto tamponi all’aeroporto
E’ al momento di 50 tamponi al giorno l’attività del punto screening che Ats ha attivato al T1 dello scalo della brughiera. E per questo motivo verrà stoppato. E il personale dirottato sulla Ugo Mara dove invece, almeno in avvio, le tende operative saranno 4.
La chiusura momentanea del punto tampono di Malpensa non ha mancato di suscitare qualche malumore. C’è anche chi ha preso la decisione come un “abbandono” di un luogo che in questa pandemia è diventato simbolico per diversi aspetti. In corso c’è una battaglia politica per ridurre Linate a favore dello scalo di Malpensa e con l’obiettivo di “spingere” su una sua più rapida ripresa.
A spiegare il senso della decisione è Marco Magrini, dirigente e referente Covid di Ats Insubria: «Decisione che è stata presa in maniera collegiale dall’azienda e da Regione. Sullo screening territoriale – spiega – ci stiamo muovendo con un progetto di ampia visione, che coinvolge in supporto anche le Asst, la protezione civile e l’esercito, e grande flessibilità. Così da poter rispondere in maniera reattiva e nel giro di poco tempo alle necessità che insorgono di volta in volta. Potenziamo le tende dove servono e ci muoviamo anche a secondo del bisogno. Come fatto con Cassano Valcuvia».
E l’addio a Malpensa? «Non è un addio – dice Magrini – in questo momento il traffico di passeggeri è davvero ridotto. Dirottare più persone allo scalo per tamponare significa portare positivo dentro all’aeroporto. Oggi facciamo 50 tamponi al giorni, che possono essere assorbiti dal punto della caserma Ugo Mara. In ogni caso Ats è pronta a tornare a effettuare test appena il flusso di passeggeri riprende vigore».
Infine Magrini spinge per un’inversione del ciclo dei controlli in aeroporto. «Trovo più logico effettuarli in uscita. Il test va fatto a chi parte e non a chi arriva. Per questo servirebbe un accordo tra i vari Paesi. Anche perché, con il tampone in entrata il rischio è quello di dover caricare il sistema sanitario di altri pazienti che potrebbero essere fermati prima del loro arrivo».