Sport in vetrina a Busto per un anno. Artusa: «Volano per la città»

Maurizio Artusa

BUSTO ARSIZIO – Parte oggi, sabato 7 gennaio, il programma di eventi organizzati per celebrare il titolo di Busto Arsizio città europea dello sport. Il punto su quella che è una vetrina di eventi lunga un anno è affidato all’assessore alla partita Maurizio Artusa.

Il mondo a Busto

Presente oggi alle 9.30 per lo stage alla Pro Patria Judo, della due volte campionessa olimpica a Pechino e Atene, Ayumi Tanimoto, una delle due donne al mondo ad aver vinto due titoli Olimpici consecutivi. «Stiamo parlando di una campionessa assoluta – spiega Artusa – Che è venuta a Busto Arsizio. Mi sembra più che significativo». Non solo lei: un’altra campionessa mondiale, siciliana, arrivata da Scicli, Ragusa, ha voluto essere presente allo stage. «Visibilità – aggiunge l’assessore Artusa – Lo sport rappresenta una grande fetta del Pil di Busto. La città ha una sua storia e lo sport è un grande volano: arriva gente, come dimostra quanto accaduto oggi. E di certo non mancano gli investimenti».

Pil e investimenti

Non mancano in effetti: mezzo milione a bilancio nel 2022 per la manutenzione straordinaria degli impianti. Nello specifico: lo Speroni, dove gioca la pro patria, l‘impianto dove gioca la Borsanese e gli spogliatoi dell’Antoniana. Non solo calcio però: anche campi da Tennis. «Lo sport non è né più né meno di altri settori: deve essere valorizzato. Le società stanno rispondendo benissimo: c’è dialogo. Siamo vicini al calcio sul fronte strutture, ma non è il calcio, oggi, che ha bisogno di visibilità. In Italia è sport nazionale, vogliamo dare la giusta vetrina a tante altre discipline. Che tanti successi regalano. Busto ospita anche il liceo sportivo Pantani, orgoglio italiano, e cito, tra i diplomati ad esempio la plurimedaglia d’oro nel nuoto Tete Martinenghi. E gli investimenti non sono finiti».

A Busto meno che a Varese

Artusa prosegue: «La scherma, la ginnastica artistica, il nuoto, il calcio, il basket, l’atletica: vogliamo accendere una luce su queste discipline. Una luce lunga un anno: l’anno ottenuta da Busto grazie alla nomina di Città Europea dello Sport. Un prezzi nullo per un risultato inestimabile. Sottolineo che tutti gli investimenti fatti nel campo sportivo non hanno comportato alcun aumento delle tariffe per i cittadini, né tagli ad altri servizi. Evidenzio che tutto questo è stato fatto a fronte di 4.500 (al ribasso) cittadini in meno di quanti non abbia Varese, di un numero di dipendenti comunali inferiore a quello varesino, e di fondi destinati dal Governo di parecchio inferiori a quelli erogati invece al capoluogo».

busto sport città europea artusa – MALPENSA24