CASSANO MAGNAGO – «Non bastano i mille euro una tantum che il Comune ha messo a disposizione tramite un bando». Sono le parole del segretario del Pd di Cassano Magnago, Tommaso Police. La crisi economica resta in cima alle preoccupazioni di moltissimi lavoratori. E i potenziali errori che hanno costretto la Lombardia a restare in zona rossa più del dovuto si trasformano in un assist perfetto per tornare sui contributi messi a disposizione per le micro imprese e i lavoratori autonomi in difficoltà. Si tratta dei 70mila euro complessivi stanziati dall’amministrazione guidata dal sindaco Nicola Poliseno, attraverso un bando che offre alle attività la possibilità di accedere a un sussidio di mille euro. Una somma che «sicuramente è meglio di niente», ammette ora il consigliere dem. «Ma è del tutto insufficiente rispetto alle attenzioni che si meriterebbero i commercianti».
Una class action con Regione
Gli errori che hanno portato la Lombardia a una zona rossa prolungata di certo non aiutano. Anzi, parte proprio da qui Police: «Chi risarcirà del danno subito i commercianti cassanesi che sono stati costretti a chiudere?». E se da una parte ammette che «i contributi (mediante un intervento di indennizzo, in complementarietà con quelli previsti nei provvedimenti statali e regionali) sono un piccolo segnale di attenzione», dall’altra si rivolge direttamente alla maggioranza, chiamata in causa per prendere le difese dei commercianti che «per anni sono stati dimenticati dall’amministrazione comunale». E sprona la giunta Poliseno ad avere «il coraggio di andare oltre i ragionamenti di colore politico e supportare con tutti gli strumenti a disposizione dell’ente comunale i commercianti». Con un obiettivo preciso: «Promuovere una class action contro Regione Lombardia».
L’appello ai commercianti: «Unitevi»
Per Police la situazione è chiarissima: «I danni stimati per la zona rossa non dovuta sono ben superiori ai mille euro. E’ tempo di farsi valere. E se veramente si vuol essere al fianco dei nostri commercianti bisogna agire anche con iniziative concrete di questo genere». Rivolge poi un appello proprio ai negozianti: «Mettetevi nuovamente tutti insieme e agite di squadra per far valere i vostri diritti. Ricostituite in autonomia l’associazione dei commercianti cassanesi che c’era un tempo: è il momento di una linea comune, condivisa e compatta. Più forte sarà l’unione, più forti saranno le vostre istanze».