Castellanza, la Provincia diffida ancora Perstorp. I No Elcon disertano l’incontro a Palazzo

Da sinistra: Richiusa (Olgiate), Galli e Polato (Marnate); Cerini (Castellanza) e Magrini

CASTELLANZA – Perstorp: c’è una seconda diffida della Provincia. Provvedimento freschissimo, che risale a fine gennaio 2023. E che certifica che l’azienda negli ultimi mesi non ha rispettato quanto previsto dalla sentenze del Consiglio di Stato che di fatto ha tolto le sospensive del Tar. In due parole, Perstorp non può più “usufruire” delle deroghe e avrebbe già dovuto tagliare i quantitativi degli aldeidi scaricati.

Seconda diffida per Perstorp

La seconda diffida di Villa Recalcati non è l’unica novità che è emersa dall’incontro del tavolo tecnico che si è tenuto questo pomeriggio (giovedì 9 febbraio) a Palazzo Brambilla. Nella sala giunta castellanzese, erano presenti i sindaci Mirella Cerini ed Elisabetta Galli (Marnate) e l’assessore all’Ambiente di Olgiate Leonardo Richiusa, oltre ai tecnici di Villa Recalcati, Arpa, Alfa, Ats Insubria e Ato. Altra novità: al tavolo del problema c’era il presidente della Provincia Marco Magrini. Presenza sottolineata dai sindaci: «E’ la prima volta che sul tema Perstorp partecipa un presidente in persona. Una presenza importante che rafforza la nostra volontà a risolvere il problema. Il nostro obiettivo è quello di non vivere l’ennesima estate con le puzze che ammorbano l’aria di Castellanza, Marnate e Olgiate».

I No Elcon danno buca

Non solo. In Perstorp è cambiato anche l’amministratore delegato, il quale ha già chiesto un incontro per aggiornarsi sulla questione. Buon segno? Insomma, se si guarda quanto accaduto nei mesi appena trascorsi mica tanto: l’azienda, infatti, per un certo periodo ha stoppato la produzione (da ottobre a gennaio).

Ultima nota del pomeriggio di Palazzo Brambilla è relativa all’incontro con il Comitato No Elcon, che avrebbe dovuto tenersi al termine del tavolo tecnico con gli amministratori per un punto della situazione. Incontro, richiesto dagli ambientalisti e che è saltato per “diserzione” del medesimo comitato.