Centrodestra spaccato a Origgio, a rischio l’accordo su Fagioli a Saronno

SARONNO – L’Alessandro Fagioli commissario leghista di Origgio che spacca il centrodestra mette a rischio la tenuta dell’alleanza che sostiene Alessandro Fagioli per il bis come sindaco di Saronno. Ad un mese e mezzo dal voto amministrativo, nella città degli Amaretti traballa l’accordo della coalizione in campo per la riconferma di Fagioli come primo cittadino. E prima del vertice-fiume di ieri sera, venerdì 31, che avrebbe ribadito la volontà di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Saronno al Centro di correre uniti, già si vociferava della possibilità di una clamorosa spaccatura del centrodestra, sul modello di Origgio (e di Luino), con la Lega da sola, stavolta messa in un angolo dagli altri partiti e movimenti della coalizione. Già si ipotizzavano possibili candidature da opporre a quella di Fagioli, con in pole position il nome di Mariassunta Miglino, attuale assessore alla cultura in quota Forza Italia, anche se Fratelli d’Italia non avrebbe rinunciato a fare una propria proposta.

La scintilla

A innescare la scintilla che rischia di bruciare l’accordo del centrodestra, che era stato (faticosamente) raggiunto in una cena al ristorante “La Perla”, sarebbe stato l’atteggiamento tenuto dal sindaco Alessandro Fagioli nel suo ruolo di commissario di sezione della Lega ad Origgio. «Ha contravvenuto agli accordi provinciali e coinvolto liste civiche ancor prima dei partiti nazionali membri della coalizione di centrodestra – contesta la coordinatrice di Fratelli d’Italia di Origgio Silvia Lucadei – è palese che la Lega ha mosso i propri passi in solitudine, senza mai concordare con Fratelli d’Italia e Forza Italia un possibile coinvolgimento dei civici attualmente figuranti tra le fila dell’opposizione e ora fantomatici garanti di condivisione di idee». Nel paese che confina con Saronno, infatti, la Lega di Fagioli (commissario) ha stretto un accordo con la lista civica di opposizione di Evasio Regnicoli (già vicesindaco leghista in passato), senza consultare la maggioranza di governo di centrodestra.

I precedenti

Così nel centrodestra provinciale, dove la Lega è già stata accusata di aver “strappato” a Luino – impuntandosi sulla candidatura del vicesindaco Alessandro Casali tanto da portare Fratelli d’Italia (con il sindaco uscente e coordinatore provinciale Andrea Pellicini durissimo) e Forza Italia a candidargli contro Franco Compagnoni – a qualcuno è venuta l’idea di non porgere l’altra guancia. Nel mirino è finito dunque Fagioli (sindaco) nella sfida di Saronno, la più attesa in questa tornata amministrativa. Anche perché il bis del vicepresidente della Provincia suscita da tempo mal di pancia nel centrodestra saronnese, e con la candidatura di Pierluigi Gilli al centro il rischio di un’emorragia di voti moderati è evidente, soprattutto tra gli azzurri e la civica di Saronno al Centro. Un’avvisaglia di una situazione in evoluzione si è avuta con il rinvio della presentazione della lista di Forza Italia, che era in programma questa mattina, sabato 1, alle 11.30 nella sede di via Milano ma che non si è tenuta.

Il chiarimento

Ma a rassicurare sulla tenuta della coalizione, all’indomani di un nuovo vertice del centrodestra, è intervenuto il segretario cittadino di Forza Italia Agostino De Marco, con un comunicato che ribadisce che «gli accordi trovati nella famosa cena al ristorante La Perla non sono stati disattesi dalla Lega» e che «la ricandidatura del sindaco Fagioli non è stata mai messa in discussione». De Marco chiarisce anche che «le posizioni varie (assessorati , presidente del Consiglio, Presidente della Saronno Servizi e altre) verranno ripartite in maniera proporzionale e con criteri specifici di massima che abbiamo definito» e che «il vicesindaco sarà una donna della lista in coalizione con la Lega , Fratelli d’Italia, Forza Italia e SAC, che prenderà più voti». Ma un accordo definitivo ancora non c’è. E tutto rimane ancora possibile.

saronno fagioli elezioni origgio – MALPENSA24