Sumirago, la nuova tariffa di Coinger “accende” il consiglio comunale

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SUMIRAGO – È stato approvato a maggioranza il progetto per l’attivazione della tariffa puntuale di bacino nel comprensorio dei Comuni Coinger nel consiglio comunale di giovedì 17 ottobre a Sumirago. La discussione riguardo all’adozione del servizio ha dominato la seduta a Villa Molino, che ha visto prevalere, tra accese discussioni, e nonostante i pareri contrari dei tecnici e l’assenza di un consigliere, lo schieramento a favore.

Credere o no nel progetto

La discussione ha visto Luca Bidoglio, capogruppo di Insieme per Sumirago, presentare una mozione per il rinvio del progetto al 2022, per una migliore valutazione: «In mancanza di una maggioranza chiara e netta si creerebbe un Coinger a due velocità. Inoltre sarebbe tolta all’amministrazione comunale la discrezionalità per la tassa sui rifiuti e deresponsabilizzerebbe da scelte politiche». Come ha risposto il sindaco Mauro Croci, «l’idea di non spaccare Coinger è quella prevalente. Ma non sono d’accordo per un ulteriore rinvio, a livello di maggioranza ne abbiamo discusso ampiamente. È richiesta una riflessione seria e serena: dovremo dire se crediamo o no nel progetto. In ogni caso per arrivare alla tariffa puntuale di bacino sarà un percorso lungo, ci vorranno almeno altri due o tre passaggi. Già si parla di 2021 o 2022». La mozione, che ha unito le forze d’opposizione – «approverò quando ci sarà una maggiore certezza su come andranno le cose», ha dichiarato Marilena Cunati, capogruppo della Lega – è stata respinta nella votazione.

I costi a carico dei cittadini

Mario Vavassori, assessore alle Partecipazioni societarie, ha illustrato i particolari del progetto: adeguandosi alle norme europee, l’obiettivo è passare, quanto alla tassa sui rifiuti, a una tariffa più equa, trasformandola da tributo in corrispettivo per il servizio agli utenti. Con una quota fissa e una variabile, da luglio inizierà la raccolta dati con chip nei sacchi che determineranno quanto si debba pagare in relazione ai rifiuti prodotti. Cunati, citando a esempio i disagi con Alfa per l’acqua, ha evidenziato la posizione contraria del suo gruppo: non solo ci sono dubbi sull’affidare il servizio a una società, che negli anni ha aumentato i costi a carico dei cittadini, ma si aggiungono pareri contrari dei tecnici. «In Alfa ci siamo entrati obbligatoriamente per legge, nel caso di Coinger i soci sono i Comuni. L’aumento è dovuto a un investimento per realizzare la tariffa puntuale di bacino. E anche noi cerchiamo di fare le cose a favore dei cittadini», ha replicato Croci.

Il dibattito interno al consorzio

Prima della votazione finale Bidoglio ha espresso ulteriori critiche: «Fui promotore del passaggio a Coinger: tanti anni per uniformare il servizio e ora dobbiamo ricominciare da capo. Oggi non è possibile definire il carico puntuale preciso. Ogni sindaco deve poter continuare a scegliere, la tariffa non può essere attenta a un territorio morfologicamente diverso. E non posso accettare un accentramento dei poteri che non risponde ai cittadini: vi rendete corresponsabili di un potenziale problema». Come ha sottolineato Croci, «i consiglieri di maggioranza ci hanno ragionato più di quanto pensiate. E non c’è un rischio di danno erariale in caso di voto contro un parere tecnico. Quanto al dibattito interno a Coinger, che vede dei Comuni divergenti, l’obiezione non è sulla tassa dei rifiuti, ma sulla seconda fase della riscossione: su questo è già stata chiesta una seria valutazione. Nessuno vuole spaccare il consorzio: abbiamo approvato due piani tariffari e nessuno ha detto niente»

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