GALLARATE – Il centrosinistra alza la voce dopo le ultime dichiarazioni pubbliche di Andrea Cassani, sindaco di Gallarate, sulle persone che non rispettano il distanziamento sociale. Il primo cittadino li ha definiti «esseri sottosviluppati» e ha auspicato che «la selezione naturale faccia il proprio corso».
Sensibilità e umanità
Dal gruppo politico del Monte Diviso parla Dario Terreni, ex presidente della Commissione Attività produttive del Comune di Gallarate, appena uscito dall’ospedale dopo 37 giorni di ricovero. «Al sindaco Cassani gli auguro di non vivere la mia esperienza e quella di tante altre persone che nonostante le precauzioni sono state colpite», dichiara Terreni, che a causa del Covid se l’è davvero vista brutta. Durante la lunga degenza ha trascorso infatti diciannove giorni in terapia subintensiva con il casco del cpap in testa per fornirgli l’ossigeno necessario a sopravvivere. «Purtroppo sensibilità e umanità sono dei doni che non tutti possono avere, ma chi ha certe responsabilità pubbliche dovrebbe almeno rispettare quelle degli altri».
Insultare non è un dovere del sindaco
Prende posizione anche la sezione del Pd gallaratese, guidata da Davide Ferrari. «Cassani faccia il suo dovere, che non è insultare sui social network», dicono i dem. «Il sindaco di Gallarate non ha capito che mettersi la mascherina serve a proteggere gli altri, prima di sé stessi. Non ha capito che permettere che l’epidemia si allarghi è un problema per la salute di tutti, anche per la sua. Per cui se vede qualcuno senza mascherina, il suo compito sarebbe di far rispettare le regole, non insultare. Mandare la polizia locale per evitare assembramenti, non affidarsi all’insulto. La smetta di prendere per i fondelli i gallaratesi che lavorano. Cassani cerchi di fare il sindaco, faccia rispettare le regole, non stia tutto il giorno a sbraitare su facebook».
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