A Malpensa è finita l’era delle cooperative. Ma non dello sfruttamento dei lavoratori

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Beta Trans nel giugno scorso ha sostituito la coop Work-time con la società NLservices, Mle dal primo gennaio ha revocato l’appalto alla coop Coros, ora anche Alha ha deciso di risolvere il contratto di appalto concesso alla coop Ncl.

Dopo anni di lotte contro l’utilizzo di cooperative spesso spurie presso il cargo di Malpensa e contro appalti molte volte non genuini, non possiamo che essere soddisfatti della decisione delle società che operano nel sedime aeroportuale di abbandonare la scelta di concedere in appalto una parte di attività con l’esclusivo scopo ridurre diritti e salario ai lavoratori.

Questa decisione delle società operanti al Cargo, è sicuramente frutto anche della lotta portata avanti negli anni dalla nostra organizzazione ma è nel contempo conseguenza dall’imminente limitazione degli handlers sullo scalo di Malpensa e dalla necessità per alcune società di rendersi più appetibili per un eventuale loro vendita.

Non può essere pero’ l’occasione di passare da un tipo di sfruttamento ad un altro, rinunciando a salario e diritti.

Abbiamo tutti i motivi di stare in guardia perché Alha, come del resto avvenuto recentemente con Mle, in questo passaggio non cerchi di aggirare  norme di legge e contrattuali per cogliere l’occasione di ridurre il numero dei lavoratori da assumere e per imporre  ai lavoratori dipendenti  della coop Ncl cui conserverà il posto di lavoro, la sottoscrizione, in cambio di questa assunzione,  di conciliazioni “tombali” con la rinuncia a tutte le controversie economiche inerenti al passato.

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Cambiando il contratto nazionale di riferimento che passerà da quello del trasporto merci al contratto trasporto aereo settore handling, l’inquadramento professionale, gli orari e parecchie condizioni lavorative per i lavoratori che saranno assunti inevitabilmente dovranno cambiare e anche per  questo motivo le norme contrattuali e di legge prevedono espressamente una consultazione sindacale con le organizzazioni sindacali presenti, finalizzata ad un “accordo di armonizzazione” che dovrà regolarizzare il passaggio di tutto il personale dalla coop Ncl ad Alha.

A quanto pare anche Alha come avvenuto per Mle, si prepara ad evitare il confronto con la CUB Trasporti perché conosce la nostra storia di anni di lotta e la nostra intransigenza, ma come avvenuto per Mle, ove ciò si verificasse, questo sindacato troverà i mezzi di lotta sindacale e se necessario aprirà anche un fronte giudiziario per poter rappresentare efficacemente i lavoratori e salvaguardare i diritti acquisiti dai lavoratori di Ncl.

In particolare: tutto il passaggio deve essere chiaro, al più presto vanno informati i lavoratori circa le modalità della loro assunzione da parte di ALHA, nessuna rinuncia ai diritti maturati in passato può essere pretesa, quasi il lavoratore debba “comprarsi” con rinunce a suoi diritti, il posto di lavoro da tempo ricoperto nell’interesse di ALHA.

ALHA che si è giovata per tanti anni del lavoro “sporco” di tante cooperative (basti pensare alla Corsica e al suo modo di operare) e che già ha subito da parte dei giudici valutazioni relative anche alla non genuinità dell’appalto in corso  con LOGICO – NCL, potrà solo cogliere l’occasione di regolarizzare finalmente il proprio modo di operare. Se vorrà invece trovare scorciatoie, ridurre gli organici, ottenere liberatorie troverà Cub Trasporti pronta ad offrire tutto il proprio sostegno ai lavoratori che vedranno lesi i loro diritti.

Renzo Canavesi
(Cub Trasporti)

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