BUSTO ARSIZIO – Arriva il conto delle spese legali della controparte per la causa sui derivati vinta alla Corte di Londra da Deutsche Bank, e per il Comune di Busto Arsizio è un altro salasso da 1 milione e 666mila euro, solo di acconto. Una cifra che va ad aggiungersi al milione e mezzo di euro circa di spese per gli avvocati che hanno difeso Palazzo Gilardoni di fronte alla High Court of Justice. Ora però Busto prova a passare il contrattacco: si sta preparando un ricorso di fronte all’autorità giudiziaria italiana, nella convinzione di poter ribaltare la sentenza di Londra.
Il conto da Londra
A “battere cassa” per conto dell’istituto di credito è stato lo studio legale Allen&Overy di Londra, che ha reclamato l’esecuzione della sentenza del giudice Cockerill, che ha «condannato» il Comune di Busto Arsizio «a pagare a Deutsche Bank la somma di un milione e 400mila sterline a titolo di acconto spese legali, oltre agli interessi del 2% calcolati dalle date dei pagamenti effettuati da Deutsche ai propri legali». Convertiti in euro, fanno 1,66 milioni, che il Comune ha deciso di versare «al solo fine di evitare il maturare degli interessi» (in questo caso arriverebbero all’8%).
Il ricorso in Italia
La somma era stata accantonata in bilancio nella variazione approvata in consiglio comunale in occasione del rendiconto di gestione dello scorso aprile. Il salasso dei derivati è già costato tre milioni di euro, che vanno ad aggiungersi alle rate milionarie che ogni anno Palazzo Gilardoni versa Busto paga ancora, pur disconoscendo la sentenza della corte londinese «per contrarietà all’ordine pubblico sostanziale e processuale». Motivo per cui l’amministrazione ha «già conferito incarico di patrocinio» per proporre un’azione giudiziaria, davanti ad una Corte italiana, nella speranza di ribaltare la sentenza di Londra. nel frattempo però ci saranno altre spese legali da pagare, anche se stavolta, fortunatamente, a costi “italiani”.