Dopo il voto, le reazioni dei protagonisti in provincia di Varese

VARESE – Dopo la lunga notte dello spoglio è il momento delle reazioni politiche dei protagonisti. Ecco tutte le voci dalle sedi dei partiti di centrodestra e centrosinistra. Ma anche delle altre coalizioni e partiti. L’articolo verrà aggiornato nel corso di tutta la giornata.

Luigi Genoni (Movimento 5 Stelle): «A Varese percentuali significative»

Luigi Genoni, coordinatore provinciale Movimento 5 Stelle Varese elezioni politiche 2022: «Il MoVimento 5 Stelle, a scrutinio terminato, valuta in modo positivo il risultato ottenuto a livello nazionale, esito di un deciso rafforzamento avvenuto progressivamente nel corso della breve ma intensa campagna elettorale. Se pure contenuto rispetto al dato nazionale, il risultato ottenuto in Lombardia conferma la vitalità del MoVimento 5 Stelle, in decisa crescita rispetto alle ultime elezioni amministrative. Le percentuali registrate nei collegi uninominali di Camera e Senato relativi alla provincia di Varese, in particolare, si attestano tra le più significative a livello regionale, con un numero complessivo di voti inferiore solo a quello registrato in area milanese, dove storicamente il MoVimento è più radicato. Un esito che premia l’impegno di candidati e attivisti nel confrontarsi con i cittadini nei quartieri, nei mercati, in occasione di banchetti elettorali e dibattiti pubblici. Con il nuovo corso del MoVimento e la prevista riorganizzazione dei gruppi territoriali, la presenza sarà più forte in ogni realtà locale, con una particolare attenzione verso i temi più sentiti dai cittadini, anche in vista delle ormai prossime elezioni regionali del 2023».

Alessandro Alfieri (Pd): «Abbiamo fatto errori, la nostra sarà opposizione ferma»

Alessandro Alfieri, senatore del Partito Democratico: «Una vittoria netta del centrodestra, prendiamo atto della sconfitta. Faremo un’opposizione ferma nell’interesse del paese e lavoreremo per tenere l’Italia ancorata all’Europa e all’alleanza atlantica. È evidente che abbiamo fatto degli errori, che dovranno essere analizzati nelle sedi opportune. Va il massimo ringraziamento a tutti i candidati e al segretario del partito. Il Partito Democratico avrà ancora due rappresentanti, uno al Senato e uno alla Camera, la mia soddisfazione è evidentemente personale di poter continuare a lavorare sul territorio per la provincia di Varese».

Maria Chiara Gadda, (Azione Italia Viva): «Bene in Lombardia. Pd paga inseguimento a Conte».

Maria Chiara Gadda, coordinatore regionale Italia Viva: «Grande soddisfazione per il risultato di Azione-Italia Viva in Lombardia, dove in molte province siamo il terzo partito, e a livello nazionale saremo politicamente significativi in un parlamento che dovrà confrontarsi con una delle crisi economiche e sociali più pesanti della nostra storia. Il terzo polo è nato meno di due mesi fa, e superiamo nettamente Forza Italia. A Saronno e Varese addirittura la Lega. Ottimo il nostro risultato in tutte le città e i comuni più grandi, dove in una campagna elettorale così breve siamo riusciti con la nostra presenza a intercettare la fiducia dei cittadini». E ancora: «Certamente spicca in molte Regioni la scelta nettamente statalista che ha intercettato il voto in un momento di paura e mancanza di fiducia nel futuro. Il PD paga un risultato sotto le aspettative che viene dalla scelta di avere inseguito Conte e il M5S in questi mesi sulla strada dell’assistenzialismo». Mentre «il centrodestra vince ma non è maggioranza assoluta nel Paese, e le differenziazioni tra i partiti della coalizione con i complimenti di Orban e della destra estrema in Europa, la debacle della Lega di Salvini e l’inevitabile sgretolamento di Forza Italia dicono che in Parlamento e sul territorio le forze riformiste saranno determinanti».

Giuseppe Licata (Azione – Italia viva): «A Varese eguagliamo la Lega»

Giuseppe Licata, coordinatore provinciale Italia Viva ed esponente del terzo (qualcuno dice quarto dopo il sorpasso dei Cinque stelle ndr) polo: «Il nostro è stato un ottimo risultato in Lombardia e in provincia di Varese. Addirittura strepitoso a Varese città dove con il 12,7% eguagliamo la Lega e doppiamo Forza Italia, a Saronno addirittura superiamo il 13%. Nostra media nazionale abbassata da risultati del sud Italia dove prospera ancora il populismo, a dimostrazione della urgenza di politiche riformiste che diano risposte vere e sostenibili su lavoro, bollette, costo della vita, sanità. Per questo nuovo partito soltanto un punto di partenza, siamo gli unici ad avere una vera prospettiva politica e una visione per il Paese, costringeremo il prossimo Governo ad occuparsi di temi reali, siamo già a lavoro per continuare ad aggregare i tanti che condividono le nostre idee e prepararci ai prossimi appuntamenti elettorali.

Stefano Gualandris (Lega): «Niente guerra al leader. Ma Salvini cambi linea»

Stefano Gualandris, commissario provinciale della Lega, va dritto al nocciolo: «Grande delusione, ma non parlerei di tsunami. Anche perché ci sono i numeri per fare un governo di centrodestra». Si ma la Lega sotto il 9 a livello nazionale e che in provincia di Varese non è più primo partito della coalizione? «C’è stato un travaso di voti dalla Lega a Fratelli d’Italia. Un grosso travaso, anche oltre le aspettative. Agli alleati faccio i complimenti e i più sinceri auguri. Ricordandogli però che il voto politico non rispecchia quello del territorio e che alle elezioni provinciali di gennaio e alle regionali non ci sarà effetto trascinamento». E la leadership di Salvini è in discussione? «Conosco molto bene la Lega, quindi direi di no. Con Bossi siamo arrivati al 3%, ma non ricordi stravolgimenti. E oggi dico che non serve fare la guerra al leader. Salvini però, con tutto il partito, devo fare una profonda riflessione».

Giuseppe Taldone (Forza Italia): «Noi fondamentali per il prossimo governo»

caliendo taldone farioli

Giuseppe Taldone, vice commissario provinciale di Forza Italia: «Oltre le aspettative. L’8% ci soddisfa e dimostra che senza di noi, il centrodestra sarebbe sbilanciato a destra. Alla fine ha avuto ragione Silvio Berlusconi nell’appello al voto quando sosteneva di non votare “i centrini”. Noi siamo il centro e siamo anche al centro nel processo di formazione del prossimo governo». Ovvero? «Siamo leali e coerenti – conclude Taldone – ma il prossimo dovrà essere un governo che tiene conto del centro, ovvero di Forza Italia».

Noemi Cauzzo (candidata Pd): «Voto polarizzato tra centri urbani e provincia»

Riflette sul voto anche Noemi Cauzzo, candidata per il Pd alla Camera dei Deputati. «Dalle urne è uscito un risultato chiaro politico a favore di Fratelli d’Italia. Il Pd che è il principale partito di opposizione deve fare i conti con la polarizzazione del voto tra centri urbani e provincia». Quindi una lettura a livello locale. «Non abbiamo intercettato una serie di questioni gravi per le persone, chi ha risposte che sembrano apparentemente più semplici sembra vincere».

Samuele Astuti: «Il problema non è solo Letta»

Samuele Astuti, consigliere regionale del Partito Democratico: «Risultato netto. Gli Italiani hanno votato con grande chiarezza e il risultato va rispettato fino in fondo. Il primo ragionamento riguarda il Pd, che resta il partito perno del centrosinistra. Sbagliato trovare un colpevole e addossare le colpe. Invece dobbiamo fare un’analisi seria e costruire un progetto di lungo respiro. In sintesi: il problema non è il segretario Enrico Letta. Non dimentichiamo che le elezioni regionali sono vicine. E anche in tal senso va ricostruita una coalizione. Inoltre, dai dati emerge che il Pd viene votato da chi ha a cuore i problemi degli ultimi, ma non viene votato da chi è in difficoltà economica e sociale». Ultima analisi nel campo avversario: «Giorgia Meloni ha fagocitato i partiti della coalizione».

Gianluigi Paragone (Italexit): «Paghiamo l’astensionismo»

paragone cinque stelle espulso

«La nostra scommessa era ovviamente quella di superare la soglia di sbarramento e speravamo in un’affluenza decisamente superiore – sostiene Gianluigi Paragone (nella foto), fondatore e leader del partito Italexit che ha collezionato il 2% e che quindi non entrerà in Parlamento – un risultato figlio anche del forte astensionismo che ha segnato questa tornata elettorale. Non credo che alla fine sia un bene per la democrazia un’affluenza così bassa. Io sono sicuro che in quei tanti cittadini che hanno scelto di non andare a votare c’è un Paese che ha già capito come andranno a finire le cose nell’economia reale e non trova risposte nella proposta politica».

Manuela Scidurlo (FdI): «Soffia forte il vento di destra»

somma maggioranza fdi lega rapporto

Manuela Scidurlo, candidata per Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, resta ancora in attesa di sapere se il futuro la porterà a Roma. Nel frattempo, non nasconde di essere «felicissima che FdI sia il primo partito in Italia, in Lombardia, in provincia di Varese e nella mia amata Somma Lombardo (dove siede tra i banchi dell’opposizione come capogruppo, ndr)». All’indomani della notte elettorale, il commento: «Sono state emozioni forti, da brividi. Una notte di gioia e coraggio: sull’Italia soffia forte il vento di destra».

Matteo Capriolo (Pd): «Opposizione seria per ambiente, giovani e lavoro»

«Il risultato non ci premia e siamo indubbiamente delusi – commenta il candidato del Pd Matteo Capriolo – faccio le mie congratulazioni al mio competitor Andrea Pellicini che ha vinto il seggio uininominale e spero che possa rappresentare il territorio di Varese con grande attenzione, soprattutto sulle tematiche che riguardano i più giovani e su questo ci sarà sempre la nostra disponibilità a lavorare per il bene del paese». Quindi uno sguardo alla riflessione che ci sarà nel partito. «Ci aspetta un periodo in cui dobbiamo fare un ragionamento interno ma allo stesso tempo metterci all’opposizione di questo paese per portare avanti politiche del nostro programma come ambiente, giovani e lavoro. Dobbiamo fare opposizione seria, questa è la nostra visione».