Elezioni, due posti per tre in FdI. Derby Martignoni-Caruso a Gallarate 

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GALLARATE – Indipendentemente dal destino del Governo Draghi, appeso al filo della fiducia di domani 20 luglio in Senato, si avvicina la data delle elezioni Politiche. A ottobre, nel caso precipitassero gli eventi, o la prossima primavera, in concomitanza con le Regionali. In ogni caso i partiti anche in provincia di Varese cominciano a fare i conti. Tra i più attivi Fratelli d’Italia, affidandosi ai sondaggi, sogna di fare il botto. In tanti si sono fatti avanti, ma dopo le parole di Ignazio La Russa che tarperebbero le ambizioni di Busto di mandare a Roma il sindaco Emanuele Antonelli, solo in tre in questo momento – salvo sorprese – sembrano davvero accreditati a giocarsi le loro carte fino in fondo per quei posti considerati “sicuri”: il coordinatore provinciale Andrea Pellicini, l’assessore alla Sicurezza di Gallarate Francesca Caruso, il presidente del consiglio comunale gallaratese Giuseppe De Bernardi Martignoni.

Da tre a due 

Ci sarà spazio per tutti e tre? Molto difficile. Numeri alla mano, è lecito supporre che da Varese Fratelli d’Italia possa ambire a esprimere un consigliere regionale (ma il secondo non è impossibile) e chiedere ai vertici nazionali un seggio alla Camera dei deputati. L’ipotesi più ottimistica di ottenere anche un senatore sembra invece essersi notevolmente affievolita, perché in questo caso la ripartizione del premio di maggioranza è su base regionale e in Lombardia il partito di Giorgia Meloni ha meno certezze che altrove. C’è la concorrenza di Forza Italia, ma soprattutto della Lega che – si stima – prenderà più seggi. Ecco perché scegliere di correre per Palazzo Madama è un grosso rischio che evidentemente chi ambisce a una campagna elettorale senza troppi patemi vuole evitare. 

Il derby di Gallarate 

Dei tre, il favorito per arrivare a Roma o a Milano è Andrea Pellicini. Per tanti motivi. Per tradizione famigliare (suo padre è stato senatore), per la lunga militanza nella destra locale, per l’esperienza amministrativa accumulata come sindaco e perché rappresenterebbe tutta la fascia nord della provincia che unisce la sua Luino a Varese, dov’è in questo momento commissario cittadino.
Anche Caruso ha numerose frecce al suo arco: è la donna più in vista del partito a livello locale, è di Varese ma da sei anni fa svolge attività politica a Gallarate, dove ormai risiede. Proprio qui sta il problema: perché la destra a Gallarate corrisponde al nome di Giuseppe De Bernardi Martignoni. Lui, da mesi non fa mistero di volersi candidare alle Regionali, ma è evidente che il circolo di Gallarate non può permettersi di esprimere due candidature “sicure”, a maggior ragione se i posti disponibili saranno soltanto due, lasciando a bocca asciutta Varese e Busto Arsizio.
Su Gallarate si sta dunque profilando un derby serrato. E il dibattito sulla sicurezza nella zona stazione, emerso negli ultimi tempi, sembra proprio il primo terreno di confronto in vista di una campagna elettorale che, per come si stanno mettendo le cose, rischia di lasciarne fuori uno dei due. 

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