Fagnano, Almasio candidato piace a Forza Italia e Lega. I Fratelli alla finestra

Fagnano Castello Comune

FAGNANO OLONA – Luciano Almasio candidato sindaco piace a Forza Italia e Lega. Che restano in attesa che Fratelli d’Italia sciolga la riserva sulla corsa in coalizione o, come si sussurra, in solitaria (opzione più sventolata che concreta). Si sta via via componendo il puzzle delle candidature a sindaco per le elezioni amministrative di ottobre.

La fine anticipata del mandato ha messo tutti gli schieramenti in crisi costringendoli a ragionare e allestire le truppe in fretta e furia. In considerazione del fatto che le acque di centrodestra e centrosinistra sono piuttosto agitate. Entrambi gli schieramenti, infatti, sono ancora alle prese con la costruzione delle rispettive coalizioni. E l’esito di una corsa unitaria, da una parte e dall’altra non è scontata. Insomma situazione fluida. Fuori dai giochi delle alleanze c’è invece  Siamo Fagnano: la squadra che fa riferimento a Marco Baroffio ha già sciolto per tempo le riserve e deciso di correre da soli e con una compagine civica.

La nota di Siamo Fagnano

In questo ultimo mese abbiamo gustato a piene mani gli articoli di giornale che hanno raccontato i misteri dolorosi a destra e i misteri amorosi a sinistra ravvivando l’estate fagnanese.
E con grande stupore in ogni articolo Siamo stati menzionati come “ago della bilancia”.

Ehm… no.

Non Siamo ago della bilancia di nessuno. Siamo Fagnano.
E in questo preciso momento storico ci sentiamo di dire che il lavoro fatto in questi anni ha pagato. Non scendere a compromessi ci ha liberato.

Hanno detto di noi, in tono quasi dispregiativo: “sono troppo civici”. Davvero? E questo dovrebbe essere un problema? Per noi è una mostrina da esibire con orgoglio. Stavamo cercando uno slogan, l’abbiamo trovato: Siamo Fagnano, i troppo civici.

Chi afferma di avere programma e lista pronti addirittura da anni mente. E mente perché le dimissioni del Sindaco Catelli hanno colto tutti alla sprovvista. Consapevoli della nostra civicità abbiamo quindi lavorato da inizio luglio basandoci sul programma 2019, ancora attuale ed attuabile. Lo riproporremo, rinfrescato, con la coscienza e l’esperienza di questi due anni nei quali siamo stati la forza di minoranza con più rappresentanti in Consiglio.

Almasio in rampa di Lancio

I vertici provinciali del centrodestra hanno dato un’indicazione chiara: “A Fagnano si corre uniti”. E nell’ultima riunione del luciano almasio fagnanocentrodestra i maggiorenti dei partiti hanno trovato la quadra anche su colore del candidato sindaco: “Sarà di Forza Italia”.  Partita chiusa? Tutt’altro. Nel senso che Lega e Forza Italia hanno trovato subito sintonia e dopo aver valutato una serie di papabili candidato sindaco, tra i quali anche il leghista di ritorno e già assessore esterno Gigi Rosa e il forzista Gabriele Moltrasi, sembrano intenzionati a convergere sul nome di Luciano Almasio. A porre una serie di distinguo sono i Fratelli, fedelissimi fino alla fine all’ex sindaco Elena Catelli e che nel corso della tormentata amministrazione hanno spesso attaccato duramente gli alleati. Oltre ad aver dato vita in consiglio comunale a un gruppo autonomo rispetto al resto di Più Fagnano e con a capo Federico Fasolino.

Ma il passato è passato. Tanto che a farla da padrone sul tavolo politico fagnanese in questo momento non sono i dissidi che hanno minato l’unità dell’amministrazione, ma la volontà di pesare. Del resto il partito della Meloni gode di un traino pazzesco, ma a Fagnano – dicono i ben informati – pesano i voti sulle preferenze. Che alle ultime amministrative non sono stati molti per i Fratelli. Eppure bravi a monetizzarli con due consiglieri (tre se si conta Piera Stevenazzi salita in corsa) e un assessore nella maggioranza Catelli.

Ragionamento quest’ultimo mal digerito dai meloniani locali, i quali – dicono sempre gli insider – hanno prima tentato il colpo di piazzare un loro candidato sindaco e poi manifestato la richiesta di voler contare in maniera adeguata in considerazione alla crescita del proprio partito. Insomma il tira e molla è in corso, con Fabio Pigni, presidente del circolo Fratelli d’Italia di Fagnano che viaggia a fari spenti pronto a piazzare il colpo. Perché con la ritrovata coesione del centrodestra in tutta la provincia di Varese, è chiaro che Fagnano è “in libertà vigilata”. Ciò significa che il passo indietro, da una parte o dall’altra, se non verrà compiuto a livello locale, verrà imposto da Varese. E nel centrodestra di Fagnano c’è già chi ha fatto scorta di buscopan.