Fagnano, i mal di pancia di Fratelli d’Italia e la difficile intesa del centrodestra

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FAGNANO OLONA – C’è chi pensa (e ha chiesto) a Marco Baroffio la disponibilità a candidarsi sindaco (Forza Italia) e chi ha già posto il veto (Fratelli d’Italia): “Lo rispettiamo, ma è troppo lontano dalle nostre idee”. C’è chi crede di avere l’imprimatur sulla candidatura e chi ha già presentato il conto della possibile futura giunta con a capo come sindaco o Claudia Guaglianone e Gigi Rosa.

E ancora: c’è chi pensa di scaricare in campagna elettorale tutta la responsabilità del naufragio del centrodestra sul sindaco e chi ha già detto: “Alt”. Senza contare chi minaccia di portare sui tavoli provinciali i comunicati di fuoco contro Lega e Forza Italia (tra l’altro finiti anche sui giornali e quindi non proprio segreti ndr) che sul finire (anticipato) dell’amministrazione sono stati redatti, firmati e diramati da Fratelli d’Italia. Insomma c’è chi “fa cose” come Nanni Moretti in Ecce bombo e tutti insieme stanno facendo un parapiglia mica da ridere.

Dietro le quinte cinema

Il centrodestra fagnanese non ha ancora elaborato il lutto della sconfitta. E nemmeno le ragioni del naufragio. E se di giorno il commissario leghista Simona Cassarà tesse la tela come Penelope, di notte c’è sempre qualcuno la disfa. Ad agitare una coalizione in cerca di unità e identità sono ancora una volta gli spifferi. Refoli di vento che minacciano ogni volta di diventare tempesta e rinviano la quadratura del cerchio.

E’ noto che il nocciolo della questione è il rapporto tesissimo tra Fratelli d’Italia e il resto della coalizione. Meno noto è che il partito della Meloni ha messo sul tavolo una serie di condizioni, alcuni delle quali non semplici da soddisfare. La prima – raccontano lontano dai microfoni – è l’evolversi della situazione bustocca. Ma su questo nessun politico fagnanese può fare qualcosa. La seconda è la richiesta di un profondo rinnovamento: “Ci hanno detto di essere d’accordo – continuano – ma poi andiamo agli incontri e ci sono sempre le stesse facce“.

I Fratelli, sempre lontano dai microfoni (“perché la situazione è davvero molto delicata“, spiegano) tengono anche a precisare che l’idea “Baroffio candidato” è “farina del sacco di Forza Italia prima, della Lega poi. Non nostra. Baroffio lo rispettiamo, ma è troppo lontano dalle nostre idee”.

E infine sull’ipotetica lista battezzata del sindaco (nel senso che dovrebbe raccogliere chi è rimasto fino alla fine fedele ad Elena Catelli) e della quale tempo fa si era parlato, i meloniani assicurano: “Non c’è nulla di concreto. Ma se non vengono accolte le nostra condizioni siamo pronti ad andare da soli. Di tempo ne abbiamo perso a sufficienza”.